da MOTOCORSE:
Bimota DB5 e DB5R: c'è ancora spazio per queste moto?
Quando Bimota è nata, le moto giapponesi avevano i telai fatti di robiola ed i freni di cioccolata al latte. Una nota rivista non riuscì a misurare la velocità massima della Kawasaki Z750 a due tempi (allora queste rilevazioni si facenvano sull'autostrada...) perchè la moto in pieno rettilineo era talmente ondeggiante che oscillava da una corsia all'altra.
Spendere di più (molto di più) per avere un gioiello dell'artigianato italiano con i potenti motori giapponesi era quindi giustificato, e lo splendido design delle Bimota fece il resto, facendo costruire alla Casa riminese alcune fra le più belle moto mai disegnate.
Anno 2006, i giapponesi si sono svegliati, e le sportive del sol levante adesso vantano telai di prim'ordine e componentistica di buon livello, mantenendo prezzi sufficientemente popolari.
La "rinascita" della Bimota invece si affida ad un paio di bicilindriche con motore Ducati che costano un bel po' di soldi: c'è la DB5 (adesso anche in versione R, alleggerita di qualche chilo e con componentistica di maggiore qualità) e la DB6 naked.
Entrambe - a nostro parere - assolutamente troppo costose.
22.800 Euro la DB5, 27480 Euro la DB5 R e "solo" 19.000 Euro per la "nuda" DB6 Delirio, che costa oltre 7.000 Euro in più dell'ottima Moto Morini Corsaro 1200 o dell'altrettanto ottima Aprilia Tuono 1000R.
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Io ho ed ho avuto BIMOTA e vi posso garantire che non ne vale la pena soprattutto x "l'AZIENDA" che c'è alle spalle, basta pensare che l'anno scorso hanno messo in vendita la DB5 a 28000 € e dopo non averne vendute quet anno hanno abbassato il prezzo a 22800€
e visto che la DELIRIO non è altro che una DB5 senza carene...
altro particolare: dichiarano poco più di 150 Kg in verità è più vicina ai 180 Kg (pesata personalmente)
Modalità elencata