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Originariamente inviata da Wotan
le case costruttrici di moto non capiscono una fava di moto.
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certo, altrimenti farebbero prima i manuali per il consulente da bar.
Non so dell'R/R, e comunque mi mantengo fedele a un ferreo rispetto del "caso per caso". Ma in generale, si tratta di un terreno minato fin al livello terminologico. Già mette un certo sconcerto il fatto che i professionisti usano il verbo "infilare" per dire quello che i moto-baristi e il volgo definiscono "sfilare", e viceversa.
Poi scopri che, per correre, sia al GSX-R 1000 che alla Hornet sfilavano i pali (cioè facevano il contrario di ciò che si definisce sfilare nel gergo del volgo).
A parte per adeguare le altezze quando una moto, omologata per il /60 e il /70 anteriore ma consegnata all'inizio con il /60, montava il /70, e a parte la Honda Dominator nella guida su strada, non ho mai riscontrato altro che peggioramenti da questo maneggio della infilata chiamata sfilata, che ritengo fino a prova contraria deleterio.
Non solo: molto discutibile, ma quello ci ho messo assai più tempo e dolore a capirlo, si rivela nella maggioranza dei casi il "puntamento" analogo ottenuto alzando il posteriore, che ha numericamente il vantaggio di essere manovra esclusa per l'ampia platea di nanerottoli roteatori di piedini nel vuoto. Mentre la infilata chiamata sfilata di pali forcella, è una sorta di panacea per questi sventurati.
"Ma la gente si sente meglio". "Ma si sentono meglio", diceva una pietra miliare di Frankie_Hi NRG.
Va tuttavia ammesso che per molti anni le moto né carne né pesce, diciamo le stradali non supersportive, sono uscite con molle talmente inadeguate da rendere le manovre compensative mediante le precariche o nei casi più dolorosi spessori e biellette, comprensibili. TDM, FZS, i GSF suzuki... la rumenta proprio. Lì sono francamente di manica larga con la disperazione dei maneggiatori ex post.