Se ti riferisci a quanto ha pubblicato Nico Cereghini su moto.it (lo immagino di sì, ma non ne sono certo perché ho qualche problema di visualizzazione su link ed immagini), io invece non sono molto d’accordo. Vedo le nuove generazioni giustamente, e lasciatemi sottolineare GIUSTAMENTE, più interessate a tutto ciò che è digitale/elettrico/facile da usare, e non potrebbe essere altrimenti. E pensare che, tra 20/30 anni, ci sarà più mercato di quello che c’è adesso per veicoli che allora avranno 60/70/80 anni mi sembra poco realistico. Io, e mi ritengo appassionato di meccanica, non amo le moto anni 10/20/30 (del 900 intendo), troppo lontane da me, troppo astruse, troppo complesse da usare e manutenere e capaci di dare un’esperienza di guida troppo lontana dai miei standard. Secondo me ci stiamo raccontando, tutti noi 40/50/60enni, una storia che rispecchia troppo i nostri canoni, e non quelli del mondo che verrà, un mondo che, ancora una volta giustamente, apparterrà ad altri, non a noi. Non fraintendetemi: lunga vita alle moto vecchie/vintage/d’epoca! E tanta ammirazione per Nico Cereghini, ma pensare che saranno questi veicoli il futuro delle 2 ruote, per me almeno, suona più come una provocazione, che come un ragionamento razionale.
Ciao
R.
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