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Originariamente inviata da dumbo54
... ... ( sia naturali che opera dell'uomo) alberghi e ristoranti ?
Una cosa del genere dovrebbe essere uno dei primi compiti per chi di turismo si occupa, anche istituzionalmente....  
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Ahimè, da ex operatore del settore turistico per un decennio, devo darti ragione. Purtroppo manca molto un approccio programmato e sinergico tra i vari distretti. abbiamo la fortuna di avere il ben di dio in quasi ogni angolo della Trinacria, da fiumi con laghetti balneabili dentro depressioni carsiche, a spiagge, foreste, laghi, vulcani, collina, montagna (l'Etna per chi è del luogo è "a Muntagna", perché è buona restituendo in misura decuplicata ciò che toglie, ed anche perché ci si scia anche bene). E sto solo citando superficialmente gli elementi naturali. C'è stato un tale crogiolo di razze che si è stratificato nel corso dell'ultimo millennio, tale da aver lasciato testimonianze di stili architettonici parecchio diversi ma sempre e comunque interpolati con armonia nei molteplici contesti urbani. Alludo ai Normanni, agli Angioini e ai Borboni, per citare i più recenti. Nel 500 eravamo succursale del Califfato di Cordoba, a reggenza musulmana ma in Sicilia convivevano pacificamente arabi ed ebrei di seconda e terza generazione. Ciò si riflette anche nella gastronomia, nella musica, nella poesia dei padri culturali si questa terra.
Ahimè c'è il rovescio della medaglia, secoli di feudo hanno in una certa misura lasciato un'eredità poco incline all'emancipazione, l'inizialmente legittimo (a mio modesto avviso) brigantaggio ha dato ipso facto genesi all'odierna mafia, che per fiorire ha bisogno di mala politica, amministrazioni conniventi ed ignoranza, non in senso deteriore, dei propri diritti (ma soprattutto doveri) basilari si cittadino. Da quì la malasanità, l'abusivismo edilizio e tutte le cose che costituiscono la nostra serpe in seno.
Vivo a Bologna da 8 anni ormai, e ci vivo bene, molto bene. Tornerei mai in Sicilia? Anche domani.
Scusate la prolissità, mi faceva piacere provare ad aiutare i prossimi turisti sensibili, a capire la dicotomia di casa mia.