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Originariamente inviata da Carroarmato
Brein... condivido in gran parte quello che dici anche se salvo il principio ma non la soluzione.
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Quando leggo questi post tiro sempre un sospiro di sollievo. Siamo tutti diversi ma almeno non sono così tanto solo nell'universo.
Per restare sul tecnico, su tutti i progetti (e in particolare quelli grandi) deve esserci una valutazione del rischio. I rischi sono poi selezionati e trattati in base alla probabilità e in base al danno potenziale (un incrocio delle due cose).
Che io sappia a nessun ingegnere edile è chiesto di produrre edifici con attenzione ai danni da meteoriti sopra i 100 mt di diametro per dirne una. Allo stesso modo è difficile proteggersi dai vandali perché vista la loro intenzione useranno il cervello per colpire le debolezze.
Probabilmente in questo caso valutazioni sono anche state fatte ma così, a pelle direi che forse non hanno tenuto conto del valore economico e storico del contenuto. Un conto è un ristorante, occupato dal pubblico per 6 o 7 ore al giorno, pubblico che all'occorrenza puo' intervenire sui focolai e/o uscire sulle proprie gambe. Un conto sono moto ferme lì 24 ore (quindi il triplo del tempo) e che non si muovono certo da sole.
Mi viene poi il sospetto che sulla scelta del legno possano aver pesato vincoli burocratici e/o l'intenzione di ridurne virtualmente l'impatto ambientale almeno a livello di immagine.
Vandali o no qualche errorino di valutazione purtroppo è stato fatto.