Nel "66 avevo 16 anni e la notte del 4 Novembre ero solo in casa; mio padre, militare, era di servizio ed a svegliarmi verso le sei di mattina, furono i vicini che bussando alla finestra di camera (piano terra a Bellariva in un cortile più basso rispetto al Lungarno) mi gridavano: "Marcello sveglia, l'Arno sta straripando!"
Mezzo addormentato e non realizzando bene quello che realmente stava succedendo, riuscii a prendere dei vestiti, due bracciate tra i miei e quelli di mio padre, i soldi, documenti e alla terza discesa dal piano superiore dove portavo questa roba, sentii un gran rombo e vidi l'acqua che entrava in casa. La prima cosa che rimpiansi di non aver potuto portare in salvo, con la mentalità di un sedicenne, fu il giradischi nuovo che avevo appena comprato, insieme ai dischi dell'epoca e la collezione di Motociclismo e Quattroruote; dei libri di squola

, non mi sfiorò neanche l'idea

.
Ancora oggi ho un sonno pesante e per svegliarmi devono insistere, all'epoca a far insistere i vicini fu la mia beneamata Lambretta 125 Special Silver

, anche quella appena presa (5 mesi prima), che parcheggiata fuori, indicava che ero sicuramente in casa! Come premio e riconoscimento alla sua fedeltà, ne approfittai poi

, nel lavoro di recupero, per portarla a 150