le motivazioni per cui un'azienda si trasferisce all'estero sono molte: fiscalità, burocrazia asfissiante, corruzione, incertezza del diritto ed ultimo anche costo del lavoro. benchè se ne dica, il costo del lavoro in Italia è la causa meno importante che guardano le multinazionali. Il problema sono gli altri sopra. Per un inglese od un americano la nostra burocrazia è folle, pazzesca, al limite della demenza. Se caschi in mano al funzionario cretino di turno, per costruire una fabbrica ti fanno impiegare otto anni, quando è in piedi sei già fuori mercato.
La tangente è un'altra causa, la corruzione in Italia ha raggiunto vette incredibili, ce lo dicono organismi internazionali. In Italia infine la tassazione reale è del 70%, in Inghilterra per esempio del 33%, in Serbia addirittura lo stato ti incentiva ad aprire fabbriche, sei esente tasse per 5 anni. Incertezza del diritto, poi, siamo cavillosi e lo stato ci mette otto anni di media per darti ragione o torto. In Italia lo stato tutela i delinquenti, tutti garantisti, ma la parte lesa? Ora vogliono una nuova amnistia, e poi chiamano gli americani ad investire? auh...diventeremo la cenerentola dell'Europa, i meglio se ne sono andati. Ricordiamoci sempre che un imprenditore non è un missionario....
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