Ciao a tutti. Desideroso di mettere a tacere la scimmia per l'RT, settimana scorsa telefono a un conce bmw motorrad lombardo per prenotare una prova di una RT usata che hanno lì da vendere. La moto ha molti km, troppi per me, e infatti gli specifico che voglio provarla solo per capire se riesco a gestire peso e ingombri, e anche se mia moglie si trova comoda sulla poltrona (dopo la fallimentare, per il passeggero, prova della RS). Gli dico quindi che mi interessa provarla ma che poi voglio fare un preventivo per il nuovo. Era venerdì, chiedo di provarla martedì pomeriggio. Mi risponde che devo chiamare il giorno prima, perchè "se nel frattempo la vendo..." (beh, penso, se nel frattempo la vendi potresti alzare il telefono e avvisarmi, ma tant'è).
Richiamo lunedì, gli ripeto la manfrina e mi accordo per martedì.
Martedì ci presentiamo puntuali all'appuntamento, con la scimmia sulla spalla che mi carezza i capelli e mi sussurra dolcemente "bravo, vedrai che bella, bravo...".
Dico al venditore: "Sono venuto per la prova dell'RT". Mi dice: "Ah, purtroppo mi sono dimenticato di assicurarla." "E quindi?", domando. "E quindi non la può provare". Lo guardo basito. Aggiunge "Del resto chi lavora può sbagliare. Non ho potuto chiamarla perchè non mi ha lasciato il numero". Mi domando: voleva forse che al telefono gli dicessi "Le lascio il mio numero, così se è talmente rintronato da dimenticarsi mi può chiamare"?

In realtà quello che mi ha infastidito è la protervia con cui ha espresso il tutto. Non si è scusato dell'errore e sembrava quasi che mi facesse lui un favore a farmela provare per poi magari acquistarne una nuova. No, grazie.
Cercherò un altro conce cui dare i miei sudati risparmi. Anche perchè il mio motto è "Mancano i soldi, non le putt.ane" (con tutto il rispetto per le lucciole)
Mi era successa una cosa analoga con un altro conce quando ho comprato la moto che possiedo attualmente: avrei "dato dentro" una Suzuki di soli due anni per acquistare una R 850 R. Il primo mi disse: "No, non gliela ritiro, al massimo la teniamo qui in conto vendita". Seeee, vabbè. Il tutto con lo stesso atteggiamento di superiorità di chi fa un favore al mondo pezzente a vendere a caro prezzo un tale gioiello tecnologico, di cui preferirebbe non privarsi. Ovviamente cordiali saluti e a mai più rivederci. Il secondo mi ritirò la moto a novembre, pagandomi con un bell'assegno, e a marzo - alla consegna della nuova - gli pagai io la differenza.
Da cui la domanda: ma i concessionari di moto non dovrebbero cercare di venderle, le moto?
Curioso di sentire i vostri commenti.
Se qualcuno ha - per esperienza diretta - un conce serio e professionale e magari pure non buzzurro da consigliarmi nelle province LC/MB/MI mi farebbe piacere.
Ciao!