...che rilescia l'intervista a un giornale austriaco:
State licenziando 180 operai italiani per portare la produzione a Matinghofen, l'italia è anche un mercato importante, non avete paura di ripercussioni?
Il mercato motociclistico italiano è in caduta libera. Un mercato enorme che negli ultimi cinque anni si è dimezzato. Per un piccolo marchio come Husqvarna le perdite sono in quantità omeopatiche.
Perché tenere la produzione a Matinghofen e non in un posto con manodopera a basso costo?
Matinghofen è di gran lunga il sito migliore per produrre moto in Europa. Non c’è altro luogo che sia così produttivo ed efficiente, non è secondo a nessuno.
In Italia i sindacati dicono alla gente di organizzarsi e proclamano scioperi. Eppure a Varese anche la Whirpool sta lasciando a casa 500 dipendenti. Nel nord Italia attualmente è in atto un fenomeno di deindustrializzazione, il Paese non è più competitivo, le aziende internazionali se ne vanno.
Parzialmente tradotta
qui. Testo
in tedesco.
Intervista in parte drammatica, in parte strafottente: il Norditalia sta smobilitando, lo dice l'imprenditore austriaco che licenzia. Che però a differenza dei nostri non va in Cina ma dichiara con fierezza di spostare i posti di lavoro dall'Italia all'Austria. I motociclisti italiani, dice, non ci faranno caso: ormai hanno pochi soldi per comprare le moto e poi Husqvarna è un piccolo marchio.
Sarà, ed è pur vero che l'Italia è nella merda e ormai vanno a votare solo quelli che prendono pensioni e stipendi protetti, ma io questa intervista me la segno, prima di pensare ad acquisti di moto austriache.