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Originariamente inviata da Themau
....il sottoscritto .....è uno di quelli che ha in qualche modo assistito e partecipato alle fasi embrionali e di gestazione della nuova normativa...
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Le leggi italiane, quasi tutte, sono soggette alle più disparate interpretazioni (sennò avvocati e commercialisti ecchecistannoaffà), sia perchè scritte da tecnici e poi rimaneggiate (diciamo così) da politici, sia perchè, anzichè dire le cose direttamente si richiamano a leggi, che a loro volta si richiamano a leggi, che a loro volta...., sia perchè affiancate da una selva di note ministeriali, circolari, comunicati stampa che le...spiegano (????), sia perchè noi italiani, con le parole, riusciamo a giustificare tutto e il suo contrario.
Uno dei modi cui si ricorre per l'interpretazione, è la ricerca della cosiddetta "ratio legis", cioè dell'originaria intenzione del legislatore nel momento un cui ha...congegnato la legge.
Se davvero Themau è in grado di spiegarci e chiarirci la "ratio" della famigerata legge, direi di non perderci una sola virgola di quanto dirà, anche perchè saremmo in presenza di un rarissimo evento: essere messi a conoscenza di cosa intendeva fare e ottenere il legislatore direttamente da lui.
Dopodichè, stampiamoci il post e teniamocelo sempre in tasca, perchè ho come l'impressione che il vigile urbano che l'altro giorno mi ha multato sotto l'ufficio (

) e altri suoi colleghi non siano bene al corrente della ratio legis (ratio che?), ma la prossima volta, prontamente, gli sbatteremo il post sotto il naso dicendo: "Mi dispiace, ma stai sbagliando a confiscarmi la moto: guarda qual è l'intenzione del legislatore!".
E lui, dopo aver letto, ci restituirà la moto con tante scuse. O, forse,....no!?