Quote:
Originariamente inviata da cobra65
Questa è una considerazione davvero devastante... Un fedelissimo, che dopo un quarto di secolo abbandona BMW... UNO che è cresciuto con BMW.
Questo è un messaggio forte da mandare in BAVIERA...
...Che ne dite?
|
Che non c'è assolutamente niente di strano. BMW ha solo cambiato il cliente di riferimento. BMW è sempre stata la moto del viaggiatore, di quello che rinunciava a qualche orpello, qualche lucina, un po' di prestazioni a favore della sostanza, dell'affidabilità e della comodità. Il vecchio cliente BMW (io) non si preoccupava a comprare una moto con 100.000 Km perchè sapeva che poteva tranquillamente farne altrettanti.
Ora i vecchi motociclisti che partono con la moglie "per nuove avventure" sono quasi estinti infatti il volume delle valigie di fa sempre più esiguo a vantaggio dello styling.
Il motociclista moderno vuole prestazioni, per contro non si allontana più di 10 minuti di carro attrezzi da una concessionaria BMW, quindi l'affidabilità non è più un'esigenza.
Perchè BMW dovrebbe continuare a fare moto per me che faccio parte di una razza in via di estinzione invece che fare moto per i giovani figli di dentisti rampanti, che sono quelli che oggi comprano le moto e che hanno però bisogno di tutte le diavolerie elettroniche per riuscire a cavalcare una moto che deve avere sulla carta la potenza di un F16 ma che si possa guidare con la docilità di una capretta nana? Sarebbe un suicidio industriale.
Quindi sono io che devo cambiare marchio. Non per niente i modelli che piacciono a me sono quelli che (in Italia) hanno avuto il più basso successo di mercato, confermando questa mia analisi (es Suzuki Bandit 1250 che sarà probabilmente la mia prossima moto se, alla prova, dimostrerà sufficiente comodità per il passeggero, che è il punto che più mi preoccupa)