La caduta di Rossi:
Ha mai pensato che l’infortunio al Mugello abbia paradossalmente danneggiato lei e non Rossi? Valentino avrà sempre quell’alibi per spiegare la sconfitta.
(sorride) «Ci ho pensato. La gente mi ripete: “Sei stato fortunato”. “Certo”, rispondo io, “si è fatto male apposta per aiutarmi”. Rossi è caduto al Mugello perché andava al limite, e andava al limite perché lo avevo appena battuto a Jerez e Le Mans. Ero più forte di lui e l’ho costretto all’errore, come era capitato a me nel 2008 e 2009, quando era superiore a me. In moto funziona così».
Il talento
Per Capirossi lei è un talento costruito, non puro come Rossi.
«Non sono d’accordo. Non è che il talento puoi estrarlo dal sangue e quantificarlo. Il talento più istintivo tra noi è Stoner. Io e Valentino lavoriamo entrambi molto, non lo ritengo più “puro” di me».
L'idolo
Ha mai avuto un idolo?
«No, ma mi piaceva Biaggi. Lo so che per voi italiani è strano, lui non è molto simpatico, però lo vidi duellare nel '95 con Harada e apprezzai il suo stile di guida pulito».
La "forza mentale"
Rossi ha sopraffatto i rivali anche a livello mentale: Biaggi, Gibernau, Stoner. Lorenzo no. Perché?
«Perché non dipendo dagli altri. Non mi interessa cosa fa Valentino. Sono ossessionato solo da me stesso. È me che devo sconfiggere, non Rossi».
Così, ed altro, Lorenzo qua (
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezi...9023girata.asp): senza battutine, scherzetti e giustificazioni ... mette va posto V. Rossi.
Finalmente uno che gli tiene testa anche con la lingua, a freddo, senza provocare nè cadere nelle velenose provocazioni del V. Rossi. e uno che ha pure lui "sponsor" adeguati ... Lotta ad armi pari, finalmente.