coronavirus e viaggi

[Carthago]

Ogni sport ha i suoi pericoli, la vita quotidiana ha i suoi pericoli , il mondo del lavoro ha i suoi pericoli.
Tra pre-Covid e post- Covid non è cambiato molto .

Se scendo in garage, posso scegliere se uscire in bici, in moto, in auto, o a piedi.

Io voglio vivere , e questo terrore che ci hanno inculcato sta entrando nel nostro DNA, per qualcuno.

Io scrivo da Bergamo, ma qui la gente ha voglia di ricominciare a vivere, a lavorare e perché no, svagarsi con quelli che più gli aggrada , sempre che le finanze lo permettano.

Siamo stati in casa per oltre 2 mesi , se ci dovremo convivere con questo Virus sappiamo come fare.

Anche nella mia stretta di persone ho avuto lutti, ed in quel periodo, tutti morti per Covid-19, anche se in alcuni casi non era per niente la causa.

Ho avuto amici morti in moto, in auto, a piedi , in montagna, in bici, ma non per questo ho smesso di farlo.

Io non voglio smettere di vivere, di lavorare , e di divertirmi per come lo si possa fare adesso.

Non voglio smettere, per me, per la mia famiglia, per i miei dipendenti, per i miei amici.

Io non mi piego, se mai mi spezzo.

Rispetto i pensieri altrui, questo è il mio.

Luca


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