diciamo che coloro i quali erogano servizi "non essenziali" nell'ambito di attività che annoverano anche "servizi essenziali" hanno la possibilità legale (non etico/morale) di avvalersi delle deroghe agli attuali limiti, almeno parzialmente. Quindi il giornalista di moto, che di fatto appartiene alla stessa categoria di quello di attualità, ha libertà di movimento. Così come la coop davanti a casa mia, nell'ambito di un intero centro commerciale completamente chiuso, è l'unico negozio aperto ed oltre a vendere alimenti vende anche lo shampoo per la macchina (cito l'esempio di diavoletto ma lo faccio mio perché proprio qualche giorno fa, mentre facevo la spesa, ho acquistato lo shampoo arexons con cera). Giusto? A mio giudizio assolutamente no, non è etico, costituisce elemento discriminatorio, e nell'esempio citato comporta anche concorrenza sleale. Però è legale, e non possiamo farci niente.
Ultima modifica di masban; 26-03-2020 a 19:13
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