| 
			
			 Presidentessa del Fiat Duna Fanclab 
			
			
			
				
			
			
				 
				Registrato dal: 08 Jun 2005 
				ubicazione: Val di Susa (NO TAV!) 
				
				
					Messaggi: 21.470
				 
				
				
				
				
				     
			 
	 | 
	
	
	
		
		
			
			
				 
				
                         
			 
			
		
		
		
			
			Racconto di squadra Husqvarna della tappa di ieri... 
 
Alessandro aveva promesso di iniziare oggi la sua rimonta, e non ha deluso le aspettative. 
Dopo il giorno di pausa di ieri, in cui è riuscito a recuperare finalmente qualche ora di sonno riposando in albergo, la corsa è ripartita dalla città argentina di San Miguel de Tucumàn, con la tappa più lunga di questa edizione: ben 852 km, di cui addirittura 593 di prova speciale. 
  
Alessandro finisce con uno splendido terzo posto di tappa, a 5'14" dal vincitore Despres e a poco più di un minuto dall'altra Husqvarna del compagno di squadra Barreda. 
In classifica generale provvisoria risale al quinto posto, a 22' dal nuovo leader Faria. 
Sarà comunque da vedere domani mattina chi subirà la penalità di 15' prevista per il cambio motore tra i primi piloti: con la Dakar che proprio oggi ha girato la boa di metà strada, la mossa è molto probabile per tutti i piloti di testa, e l'Husqvarna l'ha già anticipata precauzionalmente sulla TE449RR di Alessandro, che quindi in classifica ha già la penalità. 
  
Bisognava attaccare da subito, e si sapeva che sarebbe stato difficilissimo. 
Infatti l'ordine di partenza è dettato dall'arrivo della tappa precedente, in cui, a causa dell'errore di navigazione nell'ultima speciale, Alessandro era scivolato molto indietro insieme a molti dei "big" di questa Dakar, pur non perdendo troppo tempo 
  
Alessandro , essendo pilota "elite", ovvero considerati dall'organizzazione della corsa come i migliori per i mertiti e i risultati passati, nella Dakar ha diritto a due "bonus", che gli permettono un avanzamento della posizione di partenza, ma parte comunque trentaduesimo, nel gruppone di piloti più lenti, separati uno dall'altro di soli trenta secondi. 
Un ulteriore svantaggio rispetto ai primi al via, che partendo a due minuti uno dall'altro hanno "pista" libera e molta meno polvere. 
  
Dopo il trasferimento iniziale di 176 km, si getta nella mischia della prova speciale: sin dai tempi dei successi mondiali nell'enduro, il suo motto è "attaccare, ma con testa", e la spelndida prestazione di oggi ne è più che mai la dimostrazione. 
  
  
Rompe gli indugi da subito, e dopo un centinaio di chilometri ha già raggiunto e superato i 5 piloti partiti davanti a lui, nonstante il percorso molto tecnico e tortuoso, con la polvere che rende tutto più difficile nell'avvicinare i piloti che lo precedono. 
Alessandro si disimpegna nel "traffico", e al km 121 è già in terza posizione, con la classifica che, almeno per il podio di tappa, inizia già ad essere definita: subito in testa Despres, seguito dal compagno in Husqvarna Barreda, partito per primo e sempre velocissimo con pista libera. 
  
La gara prosegue, e le posizioni si stabilizzano: la coppia di testa macina chilometri, e pochi minuti dietro Alessandro lotta sul filo dei secondi con Faria e Cambpel per la terza posizione. 
  
  
Nel frattempo la Dakar dispensa sorprese a non finire e la clasifica in pochi minuti si stravolge: una caduta per Pain, che al via era quarto in classifica generale, gli fa perdere parecchi minuti, tagliandolo fuori dai giochi per la tappa. 
  
Poi grande sfortuna per l'altro francese della Yamaha Casteu, leader della generale fino a stamattina, che si scontra addirittura con una mucca, riportando lievi ferite a una spalla, che gli consentono di ripartire, ma ne rallentano il ritmo di gara: un altro dei favoriti che, inesorabilmente, esce di scena... 
  
E Botturi, che predilige i terreni di sassi e pietre come quello della gara di oggi, continua la sua scalata inesorabile verso le prime posizioni... 
  
Dopo 226 km la speciale si interrompe: Botturi leggermente rallentato da alcuni sorpassi, è quinto, a 20" dalla terza posizione, e inizia un tratto "neutralizzato", ovvero escluso dal cronometraggio della gara, di 120 km su asfalto, prima di rilanciarsi negli incredibili 250 km finali. 
  
La Dakar, ancora, è prodiga di colpi di scena: cade perdendo tempo anche Chaleco Lopez, cileno tra i favoriti per la finale, mente qualche problema tecnico rallenta l'honda di Campbel. 
  
  
La corsa di fa dura, e da sempre la fatica è alleata del coriaceo pilota bresciano: tiene alla grande il passo della coppia di testa, e inizia a staccare il resto della truppa. 
  
In meno di 50 km recupera circa un minuto a Faria che raggiunge, e continua a guadagnare terreno sui primi. 
Quando mancano una trentina di km all'arrivo ha già recuperato quasi intereamente i due minuti che lo separavano dal compagno del team Speedbarain Barreda, e ne ha solo poco più di tra da Despres. 
Sembra si possa puntare a salire almeno un altro gradino del podio, ma saggiamente Alessandro preferisce controllare nel finale e procedere senza sforzare: mancano ancora 3.200 km all'arrivo dell'ultima tappa a Santiago del Cile, e la classe del campione si vede anche, ancora una volta in questa Dakar, nel momento in cui, al massimo dello sforzo, il calcolo e la tattica prendono il posto della foga. 
  
Negli ultimi chilometri Botturi lascia andare i primi, consolidando comnque lo straordinario terzo posto di oggi: in una tappa durissima, il primo podio alla Dakar, ennesimo successo di una cariera sulle due ruote più che decennale, non fa che rilanciare le speranze e cullare i sogni di gloria, anche se, e la tappa di oggi ne ha dato l'ennesima dimostrazione, alla Dakar non ci sono certezze, se non dopo aver tagliato il traguardo dell'ultimo giorno...
		 
		
		
		
		
		
		
			
				__________________ 
				R1200S "Adelante Boxer, con juicio" 
MTS PP - SX250R - EXC400 
QDE TRANS-PORT TEAM... LA KASTA
			 
		
		
		
		
	 |