Viaggio impegnativo, quali modifiche apportare?
Ultimamente il caldo è stato molto,
il lavoro a studio abbastanza contenuto,
di conseguenza ho avuto tempo per navigare su internet, completare la lettura dei 'viaggi di jupiter' e di inziare il seguito 'sognando jupiter',
così anche la fantasia ha preso il via...
...e ho deciso che se mai dovessi partire per un viaggio un impegnativo lo farei col giessino.
E' la mia prima e unica moto, ho imparato a conoscerla e a farle i tagliandi, anche con qualche intervento impegnativo.
E' affidabile, parca nei consumi e relativamente leggera.
In più è un mono e sui terreni accidentati è più agile delle sorellone boxer.
Ma sopratutto le doti che ho elencate sono racchiuse in una moto dal valore commerciale tutto sommato contenuto e anche nella peggiore delle ipotesi, leggasi danno irreparabile in area sperduta del mondo, la perdita economica non sarebbe esagerata (a differenza di quella affettiva).
Allora mi sono posto una domanda:
fermi restando tutti i controlli del caso a strumentazione organi della moto (che non sono di mio interesse su questo topic) quali modifiche sarebbero necessarie per affrontare un viaggio impegnativo in aree accidentate tipo asia centrale, mongolia... o africa, australia etc.?
A me vengono in mente:
- montaggio faretti supplementari
- intervento sul catalizzatore e/o sonda lambda in caso di benzine a basso contenuto di ottani (anche se non so bene cosa andrebbe fatto... e soprattutto come!)
- montaggio paramotore tubolare
- integrazione capacità serbatoio
- montaggio tubazioni freno in treccia
Voi cosa fareste?
E ciò che ho elencato come lo fareste?
Lamps
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