Quante moto? UNA.
Qualche mese fa avevo affiancato al mio K una R1150GS. L'idea era quella di avere due moto complementari, da usare secondo le diverse circostanze.
La GS mi ha permesso di fare un po' di sterri e del fuoristrada leggero, e di vedere posti che con il K non avrei mai potuto raggiungere. Devo dire che, nel complesso, si è rivelata una moto eccezionale: oltre ad essere polivalente, è potente e veloce quanto basta, ben frenata, maneggevole, comoda e stabile; in parole povere, non mi stupisce che sia stata in vetta alle classifiche di vendita, e che la 1200 faccia altrettanto.
Ma dopo cinque mesi di dubbi, ho deciso di venderla.
La usavo poco, è vero. Ma la vera ragione non è questa. E' che credo che avere due moto sia uno spreco, specie due moto come queste, in larga parte equivalenti, visto che il K può fare l'80% di ciò che è possibile fare con la GS e viceversa.
Infatti, entrambe sono comode, veloci, sicure, divertenti, solide e in grado di trasportare ottimamente passeggero e tanti bagagli per centinaia di km. In più:
- il K può "volare" in autostrada;
- la GS può fare gli sterrati.
Non è una questione di soldi, è un fatto etico: non si dovrebbe poter avere tutto.
Oggi che alta tecnologia e bassi costi (in rapporto ai redditi) ci consentono di soddisfare ogni possibile esigenza, credo che sia giusto che ciascuno di noi si ponga un limite, decida ciò che è "giusto" fare e ciò che non lo è, e per me avere due moto non lo è; meglio scendere a compromessi e avere ciò che soddisfa al meglio la maggior parte delle nostre esigenze.
Oggi preferisco i trasferimenti veloci agli sterrati e quindi mi tengo il K; magari un giorno cambierò idea e mi comprerò un'ADV.
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Claudio Angeletti
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