La rivisitazione del calendario della MotoGP varata quest'anno prevede variazioni per scadenze consolidate da tempo, ed è quanto previsto per il prossimo appuntamento, il settimo della stagione, in programma a Silverstone nel fine settimana dal 23 al 25 Maggio. La prova inglese segnava di solito la ripresa delle ostilità dopo la pausa estiva, ai primi di Agosto, dunque facile prevedere condizioni meteo e di temperatura molto differenti. Una variabile in più, all'indo,ami di un Gran Premio di Francia in cui il meteo ha fatto la sua parte per rovesciare il tavolo e mischiare le carte di un copione già scritto. Naturalmente niente più di un'eccezione ad una situazione che appare ormai quanto mai chiara e definita, e che anzi, a conti fatti, vede ora classifica e distacchi allungarsi inesorabilmente. A fare da contorno alle vicende della pista, stanno poi maturando situazioni 'ambientali' del tutto impreviste e che finiranno sicuramente per pesare sul prossimo futuro, con buona pace di contratti ed accordi siglati da tempo, ma impugnabili e risolvibili in qualsiasi momento, qualora se ne presenti la necessità, o anche solo la convenienza. Insomma una stagione, quella in corso, che dopo nemmeno un terzo del suo cammino appare già scontata e di transizione, obbligando a guardare alla prossima, ma questa pare essere ormai la normalità in un mondo incapace di vivere e gustare il presente.
HONDA -ZARCO EPICO, FINE DI UN'ATTESA DURATA 71 ANNI
Era dal 1954 che un pilota francese non si aggiudicava la gara di casa nella massima cilindrata, e quando si verificano eventi di questo genere, risulta davvero difficile non credere ad un destino, ad una misteriosa regia che predispone circostanze e condizioni perchè l'imponderabile diventi possibile. Ancora una volta, il meteo di Le Mans ha fatto il suo, ma il tempismo e l'incertezza con cui ha saputo colpire sono stati decisivi. Un pubblico entusiasta e straripante, animato da una passione sconfinata, meritava la migliore delle ricompense, e così è stato. Chi ci credeva, puntava a buon diritto sul successo del 'Diablo' Fabio Quartararo, ed invece a salire sul gradino più alto del podio è stato un uomo più maturo, dall'aspetto tranquillo e vagamente bohemienne, discreto pianista a tempo perso ma che in pista letteralmente si trasforma. Certo, la decisione giusta al momento giusto, quella delle gomme Rain, una scelta voluta e mantenuta da squadra e pilota quando molti altri scommettevano diversamente. Attimi concitati, minuti che sembrano eterni, che possono facilmente trasformare il più grande degli eroi nell'ultimo dei fessi, e che in ogni caso pesano su concentrazione e lucidità. Nulla di tutto questo per Johann Zarco, che scontate le difficoltà nei primi giri, si è presto involato per la sua solitaria, esaltante cavalcata. Un distacco sul migliore di tutti, quel Marc Marquz solitamente inesorabile, che andava aumentando, giro dopo giro, con gli uomini del Team LCR ad invocare, invano, misura e prudenza. Nessuna sbavatura, nessun errore, ed alla fine Lohann ha potuto godersi il trionfo circondato da una marea umana, impazzita ed entusiasta. Lacrime che scorrevano sui volti del pilota e dei membri della squadra, una vittoria che premia un gruppo che sa lavorare duro e con rara capacità. C' da sperare che il rapporto continui, perchè tante sono le voci che vorrebbero Zarco destinato al Team HRC, certo una sistemazione prestigiosa, e Lucio Cecchinello non potrebbe che adeguarsi alla decisione di Honda, nonostante anche ora il pilota francese disponga del miglior materiale possibile. Staremo a vedere, mentre restando sul piano tecnico, il fine settimana di Le Mans ha confermato i buoni progressi della casa di Tokyo, pur se la gara, con le sue condizioni del tutto particolari, va considerata come un episodio a sè. Takaaki Nakagami, presente come wild card, grazie alla situazione venutasi a creare è stato capace di un ottimo sesto posto, mentre non altrettanto felici sono state le strategie di Marini e Mir, con quest'ultimo vittima dell'ennesima caduta costata una frattura alla mano destra.
DUCATI - MARC MARQUEZ IN FUGA, BAGNAIA E' SEMPRE PIU' SOLO
La del tutto imprevedibile affermazione di Zarco e della Honda ha posto fine all'infinita striscia positiva della casa di Borgo Panigale in MotoGP, ma di fatto ha influito poco o nulla ai fini pratici. In realtà, un'apparente, sonora sconfitta si è trasformata per Marc Marquez nell'occasione per un cospicuo allungo in classifica generale. Dopola doppia caduta di Le mans, il fratello Alex è staccato ora di oltre venti punti, mentre lo 'zero' di Bagnaia costa al torinese un gap di ben 51 lunghezze. Certo, pensando alle gare mancanti ed ai unti ancora in palio verrebbe da dire che nulla è perduto, ma nella realtù e nella logica delle cose, questo mondiale 2025 per Bagnaia è giò perso. La caduta di Le mans, certo dovuta al contatto con Bastianini ma comunque innescata da un avvio stentato, ha messo fine ad un rendimento finora costante ma mai davvero convincente, e comunque insufficente anche solo per impensierire il compagno di squadra. Pecco appare frastornato e vulnerabile, per di più alla portata di avversari depositari di un potenziale inferiore al suo. Il problema lamentato è sempre lo stesso, quel feeling con l'anteriore vanamente inseguito fin dai primi test precampionato. Il problema difficilmente si risolverà, visto che, come è normale che sia, la tendenza è quella di assecondare esigenze e richieste del pilota vincente, e forse in questo senso Bagnaia paga il prezzo di una certa 'accondiscendenza' mantenuta ad inizio stagione. Marc Marquez è stato abile a mantenere un basso profilo iniziale, ma la sua velocit, il palmares ed il carisma non potevano non far presa all'interno del box. Viene da chiedersi cosa aspettarsi dal prossimo futuro, visto che Bagnaia ha un contratto anche per il prossimo anno, ma il rischio di uscire demolito da un biennio passato a subire, è quanto mai concreto. Che la nuova GP25, o come la si voglia definire, non sia di facilissima interpretazione pare confermato dalla difficoltà di adattamento di Fabio Di Giannantonio, il terzo pilota ad utilizzarla, e protagonista di un altro fine settimana difficile in Francia, al pari del compagno di squadra Morbidelli. Un momento non troppo esaltante per il Team VR46, promosso a squadra di riferimento per Ducati ma di fatto al momento nettamente ineriore, per risultati, al Team Gresini. La compagine capitanata da Nadia Padovani può infatti vantare, oltre alla solidità di Alex Marquez, la sorprendente crescita di Fermin Aldeguer, capace di un doppio podio a Le mans, per di più in condizioni che hanno messo in crisi piloti di ben altra esperienza.
YAMAHA - UN'ALTRA OCCASIONE PERDUTA, MA PROGRESSI CONFERMATI
Bicchiere comunque mezzo pieno, quello restituito dal fine settimana francese alla casa di Iwata, che conferma i recenti passi avanti dopo un inizio di stagione non del tutto convincente. Esaltato dal tracciato favorevole ma soprattutto da un pubblico in delirio, Fabio Quartararo è stato capace di cogliere la seconda Pole Position consecutiva, dopo quella di Jerez. Un segnale la cui importanza va oltre la prestazione in sè, visto che proprio la mancanza di efficacia sul giro secco ha a lungo rappresentato uno dei maggiori limiti della M1. Una carenza che obbligava i piloti a partenze nelle retrovie, con le conseguenti difficoltà. Purtroppo le condizioni meteo si sono messe di traverso, visto che sia il pilota che la moto non si esprimono al meglio con la pista bagnata. Chi avrebbe potuto fare bene sarebbe stato Miller, vittima però di una caduta in condizioni in cui sbagliare era fin troppo facile. A Le Mans si è infine rivisto in azione Miguel Oliveira, che ha saputo cavarsela nonostante le difficoltà legate alla lunga assenza.
KTM - SI PROCEDE A PICCOLI PASSI, MA NELLA GIUSTA DIREZIONE
I risultati ottenuti dalla casa austriaca sono da valutare alla luce del contesto in cui sono maturati, una realtà oggettiva dalla quale non si può prescindere. Se si pensa alla situazione aziendale, alle voci di ritiro e chiusura del Reparto Corse, e soprattutto se si considera il drastico taglio del buget investito, è indubbio che quanto ottenuto finora vada perfino oltre le aspettative. Prosegue il gran momento di Maverick Vinales, che a dispetto delle difficoltà di cui sopra ostenta una tranquillità ed una fiducia mai viste finora. E' ormai lui il pilota di riferimento, quello che si sta rivelando capace di sfruttare al meglio i punti di forza della moto e quei piccoli aggiornamenti che comunque vengono costantemente introdotti. A Le Mans si è rivisto finalmente anche un Pedro Acosta convincente, e chissà che non abbia pesato quell'ipotetico passaggio a Honda, che a quanto pare è sfumato. Persiste invece il travaglio di Enea Bastianini, anche se quello di Le Mans rappresenta un fine settimana del tutto particolare, e dunque poco indicativo.
APRILIA - DERIVA SENZA FINE, SE NE VA ANCHE MARTIN
Quella che, nelle premesse e nelle intenzioni, doveva essere la stagione della consacrazione e della sfida al vertice della categoria, si sta trasformando in una sorta di incubo che ogni giorno assume contorni più inquietanti. Sono ormai confermate le voci, provenienti dalla Spagna, sulla volontà di Jorge Martin di rescindere anticipatamente il contratto con la casa di Noale. Una vera e propria bomba, della quale, almeno stando alle apparenze, fino alla mattina della domenica non erano al corrente neppure i membri della squadra. Il campione del mondo era presente a Le mans ma non si è fatto vedere in pista, e questo certo rappresenta un segnale grave. Alla base della vicenda sembra ci sia una grossa offerta ricevuta da parte di Honda, che avrebbe deciso di puntare su Martin piuttosto che su Acosta per il prossimo anno. Ovviamente non è possibile, e nemmeno corretto esprimere valutazioni senza conoscere i fatti, ma è chiaro che, a questo punto, per Aprilia si può parlare di una sorta di male oscuro. Dal controverso caso Iannone in avanti la casa veneta si è trovata alle prese con una serie di vicende ed abbandoni sconcertanti, a dispetto dei quali ha sempre comunque esibito una correttezza esemplare. A parte il giò citato caso Iannone, in poco più di un anno si sono registrati gli abbandoni di Miguel Oliveira, Aleix Espargaro, Maverick Vinales, Romano Albesiano e Antonio Jimenez un'autentica diaspora che non ha riscontri da parte di nessuna Casa concorrente, e non può non avere conseguenze. Massimo Rivola ha forse preso atto che in questo mondo buonismo e correttezza non pagano il giusto, e avrebbe intenzione di portare la vicenda Martin in tribunale. Comunque andrò a finire, è chiaro che il rapporto sarebbe comunque compromesso e andrebbe risolto, e poco o nessun senso avrebbe, per Aprilia, far correre Martin per il resto della stagione. Comunque la si veda, un brutto episodio ed un grande peccato, con il risultato di un grave ed ulteriore sbandamento in un momento che già è di palese difficoltà tecnica. Qualcosa che i ragazzi si Noale, per passione, capacità ed impegno profusi, certamente non meritano. Passando alle vicende della pista, le caratteristiche del tracciato di Le Mans già sulla carta si presentavano sfavorevoli, ed il fine settimana si è trascinato senza restituire grandi soddisfazioni. La sensazione percepita è purtroppo quella di un gruppo che ha perso di vista la giusta direzione, ma in queste condizioni ci sarebbe da stupirsi del contrario.
IL CIRCUITO DI SILVERSTONE
L'impianto di Silverstone ospita la MotoGP dal 2010 ed ha sostituito lo storico appuntamento di Donington Park come sede del Gran Premio d'Inghilterra. Nonostante nel corso degli anni abbia dovuto scontare le inevitabili 'purghe' in nome della sicurezza, Silverstone ha saputo mantenere gran parte delle sue caratteristiche di tracciato vecchio stile e per questo è molto apprezzato dal pubblico e dagli stessi piloti.
Nella sua configurazione attuale la pista è lunga
5891 metri, si percorre in senso orario e comprende 18 curve, 10 a destra e 8 a sinistra con un rettilineo principale di 770 metri.
I piloti transitano sul rettilineo del traguardo preparandosi ad affrontare la curva
Copse, svolta a destra velocissima e molto impegnativa che porta al meraviglioso trittico di
Maggots,
Becketts e
Chapel. E' questa una sequenza di tre curve con cambio di direzione da affrontare gas in mano cercando di mantenere più alta possibile la velocità di percorrenza da portarsi nel successivo rettifilo dell'
Hangar Straight che lancia i piloti verso le curve
Stowe e
Club, una sorta di rampino seguito dall'allungo che porta alla staccata della curva
Abbey, una veloce piega a destra che insieme alla successiva
Farm costituisce una sorta di lunga e veloce 'esse' che precede il brusco rallentamento costituito dalla
Village e dalla
Loop, due svolte lente che i piloti si lasciano alle spalle per lanciarsi sul rettilineo di
Wellington che porta al tratto storico della pista, il più affascinante e spettacolare. Dopo l'impegnativa staccata in fondo al Wellington Straight, due curve a tornare, la
Brooklands e la
Luffield, anticipano la piena accelerazione verso l'ultima curva, la
Woodcotem una destra da percorrere in piena accelerazione e che riporta sul rettilineo del traguardo.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=epINSdhKmhM
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ORARI TV
IlGran Premio d'Inghilterra sarà trasmesso da SKY e TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD e TV8
Venerdì 23 maggio
11:00-11:35 Moto3 Prove Libere 1
11:50-12:30 Moto2 Prove Libere 1
12:45-13:30 MotoGP Prove Libere 1
15:15-15:50 Moto3 Prove 1
16:05-16:45 Moto2 Prove 1
17:00-18:00 MotoGP Prove
Sabato 24 maggio
10:40-11:10 Moto3 Prove 2
11:25-11:55 Moto2 Prove 2
12:10-12:40 MotoGP Prove Libere 2
12:50-13:05 MotoGP Q1
13:15-13:30 MotoGP Q2
14:50-15:05 Moto3 Q1
15:15-15:30 Moto3 Q2
15:45-16:00 Moto2 Q1
16:10-16:25 Moto2 Q2
17:00 MotoGP Sprint 10 giri
Domenica 25 maggio
10:40-10:50 MotoGP Warm-Up
12:15 Moto2 Gara
14:00 MotoGP Gara (diretta scritta su F
15:30 Moto3 Gara
Programmazione TV8
Sabato 24 Maggio
Diretta qualifiche di tutte le classi e della Sprint Race della MotoGP (Vedi orari sopra)
Domenica 25 Maggio
Diretta delle tre gare (vedi orari sopra)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2025
2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Pierangelo Repanatiublic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO SEI PROVE
Marc Marquez Ducati 171
2 Alex Marquez Ducati 149
3 Francesco Bagnaia Ducati 120
4 Franco Morbidelli Ducati 85
5 Fabio Di Giannantonio Ducati 74
6 Johann Zarco Honda 72
7 Fabio Quartararo Yamaha 56
8 Fermin Aldeguer Ducati 48
9 Pedro Acosta KTM 46
10 Ai Ogura Aprilia 43
11 Maverick Viñales KTM 40
12 Marco Bezzecchi Aprilia 38
13 Luca Marini Honda 37
14 Brad Binder KTM 32
15 Enea Bastianini KTM 31
16 Alex Rins Yamaha 23
17 Jack Miller Yamaha 19
18 Raul Fernandez Aprilia 15
19 Joan Mir Honda 12
20 Takaaki Nakagami Honda 10
21 Lorenzo Savadori Aprilia 8
22 Augusto Fernandez Yamaha 3
23 Miguel Oliveira Yamaha 2
23 Somkiat Chantra Honda 0
24 Aleix Espargaró Honda 0
25 Jorge Martin Aprilia 0Silverstone 3035