Provata anche io oggi, una Triple Black in configurazione molto basica, non aveva nemmeno il plexi elettrico, i supporti per navigatore e per le valigie laterali, ma aveva (e credo lo abbia ancora!

) il cambio assistito ASA e l’abbassatore… bene perché era proprio ciò che mi interessava provare, oltre alla guida.
Mettetevi comodi, sarà lunga…
Moto praticamente nuova, con 185 km all’attivo, e gomma Anakee Adventure, che non avevo mai provato e per le quali diciamo che non nutro una stima incondizionata

… e avevano ancora tutti i pelucchi!
Avevano…
Partiamo dalla moto e dalla guida, poi parlo dell’ASA perché merita un discorso a parte.
L’aspetto esteriore continua a crearmi sentimenti contrastanti, girandole intorno e guardandola “da fuori” non mi viene proprio da dire “che bella moto”… casomai quasi più il contrario!

È anche vero che le moto o le macchine nere non mi fanno impazzire, anche se devo ammettere che il serbatoio in alluminio scuro spazzolato e ricoperto da trasparente è molto bello!
Una volta in sella per fortuna la situazione cambia in meglio, perché davanti agli occhi ho ritrovato “tanta moto” come piace a me, cosa che mi era completamente mancata quando provai il GS1300.
E tutto fa immediatamente capire che sei in sella ad una BMW Adventure, dalla posizione di braccia e gambe alla larghezza del serbatoio e del plexiglas che le protegge completamente.
La prova è iniziata a Pallerone, fuori Aulla, dal concessionario Power Bike che ringrazio per la disponibilità.
Meta d’elezione… ovviamente il Passo del Cerreto, a 30 km.
I primi km sono stati molto cauti, vuoi per le gomme nuove (oltretutto gonfiate a 2.6-3.0 da RDC!!

) e a me sconosciute, vuoi perché buona parte della strada fino a Fivizzano e oltre era molto umida e viscida, essendo in ombra.
La primissima impressione è stata di leggerezza e agilità fino a inclinazioni basse e medie, ma con una palpabile tendenza a cadere all’interno : dopo qualche km mi sono fermato e ho sgonfiato un po’, portando la lettura dell’RDC a 2.4-2.8 e migliorando un po’ la situazione (ma non sono gomme che mi piacciono e che vorrei sulla mia moto)
Inoltre, rispetto alla mia precedente ADV1250, mi sono sentito un po’ più “sopra la moto”, meno inserito, con un discreto carico sul manubrio : la mia aveva dei risers che alzano e arretrano il manubrio, e sicuramente li metterei anche sulla 1300.
La sella era quella di serie (altezza 870mm. in movimento) e io l’ho trovata piuttosto dura, niente a che vedere con la comodità di quella della 1250: le mie chiappe hanno lamentato degli indolenzimenti, e credevano di essere sul KTM 1290!

Ho poi alzato la sella solo davanti (meno male che sull’ADV si può ancora fare, a differenza del GS) e la situazione è nuovamente migliorata.
GUIDA:
Assolutamente MERAVIGLIOSA!
La confidenza che trasmette è immediata, anche perché in movimento - e non sto scherzando! - sembra che pesi 40 kg in meno della 1250, ed è molto più facile ed intuitiva (e per me mooolto meglio del GS1300) : dopo 5 minuti di guida su curve finalmente asciutte guidavo come… se l’avessi sempre guidata!
Mi sono sentito subito a casa!
È indubbiamente più rigida e “ferma” sulle gambe rispetto alla 1250: io ho adottato l’assetto Road, che non chiama in causa quel 20% di K aggiuntivo della 2ª molla che interviene in Dynamic, settandolo a -2 (il più morbido), e nonostante ciò la risposta delle sospensioni è molto diretta e più secca, su alcune buche ho ricevuto dei contraccolpi che credo che con la 1250 sarebbero stati filtrati meglio… in questo mi ha ricordato un po’ il GS1300 STD, anche se i 2 cm in più di corsa utile la pongono in vantaggio.
Ma il rovescio della medaglia di questo minor comfort è un assetto ed una ciclistica che donano alla moto una competenza incredibile nella guida tra le curve e una disinvoltura mai vista prima (MAI VISTA PRIMA!! ) nel raggiungere e mantenere andature spedite con una facilità disarmante!
Il motore poi… alcuni di voi lo conoscono già, è semplicemente meraviglioso per la “cremosità” che me ne ha fatto innamorare fin dalla prima volta che l’ho provato, la sua capacità di girare con un filo di gas senza un sussulto e la sua spinta che si irrobustisce linearmente col salire dei giri (la moto era in rodaggio, ho fatto il bravo come se fosse la mia e non ho superato i 5000-5500 giri, ma … avrei tanto voluto farlo! ).
Ed è proprio il motore ad introdurci finalmente al “piatto forte” della prova di oggi, perché ne è il compagno perfetto: il cambio ASA.
Appena presa la moto conoscevo già più o meno la teoria, e questo mi ha aiutato non poco: quando si accende la moto bisogna poi premere il freno e inserire la 1ª col pedale… ho iniziato poi a fare qualche metro a passo d’uomo nel piazzale antistante il concessionario, facendo anche degli “otto”, fermandomi e ripartendo: l’attacco/stacco della frizione è dolcissimo, precisissimo e praticamente impercettibile, con uno zero virgola qualcosa di gas la moto inizia a muoversi senza un sussulto (e vi ricordo che la moto era nuova di pacca, 185 km!) e l’entità della spinta è perfettamente proporzionata alla rotazione del polso destro, senza incrementi o decrementi come potrebbero esserci parzializzando “a mano” la frizione… in altre parole: ho fatto cose che con la frizione non mi sarebbero venute così bene, la modulabilità e la precisione dell’ASA nel gestire la frizione per me è inarrivabile, da seduto o a maggior ragione da in piedi sulle pedane!
La perfezione!
Parto, col cambio in Drive (modalità automatica) e Riding Mode Road, cercando di non intervenire sul pedale per capire le logiche del cambio: se si usa il gas con moderazione il “cervello” del sistema butta dentro tutte le marce che può nel minor tempo possibile, mi sono trovato spesso in 5ª a 2000 giri, sia in salita che discesa.
Questa impostazione sembra privilegiare la scorrevolezza e i bassi consumi, ma in certe situazioni fa mancare un po’ di freno motore o (e questo non è stato piacevole…) mi ha scalato marcia durante la percorrenza di curva in rilascio.
Dando gas con più “solerzia” trattiene il rapporto un po’ più a lungo ed i giri salgono, ma anche in questo caso spesso cambia quando io non lo farei , o poco prima o poco dopo: probabilmente è un comportamento che si può imparare a conoscere e prevedere con la pratica, ed entrarci di più in sintonia, ma essendo oggi la mia prima volta mi ha colto spesso in contropiede e mi ha “distratto” un po’… niente di grave comunque.
In Dynamic la differenza principale è che il punto di cambiata è spostato più in alto, le scalate avvengono prima e gli innesti sono più secchi e rapidi, ma è accomunato al Road dal fatto che cambia più frequentemente di quanto farei io ( in questo caso al contrario, cioè scalando), che sono uno che usa relativamente poco il cambio.
In pratica, in entrambi i riding mode Road e Dynamic, ho faticato a trovare una corrispondenza ottimale tra le logiche del cambio e quelle del mio cervello… e quando avviene un cambio marcia che non mi aspetto mi crea qualche scompenso, e mi sembra anche che il passaggio di marcia (a salire o a scendere che sia) non sia così fluido come lo vorrei, ma probabilmente è perché è avvenuto “a sorpresa”, perché non mi sento assolutamente di criticarne l’esecuzione.
Ma per fortuna … c’è anche la modalità manuale, ed è lì che avviene la magia!
In manuale le logiche del cambio automatico (anche quella che con un colpetto di freno anteriore induce la scalata di un rapporto , anche a ripetizione, o di due se si fa una pressione più prolungata) vengono messe da parte, e il rapporto da usare lo decide il nostro cervello, e siccome dovremmo conoscerlo abbastanza bene è più difficile che ci colga alla sprovvista!

L’altro cervello, quello dell’ASA, continua però ad occuparsi dell’attuazione della frizione, e il risultato di questo connubio di cervelli è che le cambiate avvengono con una rapidità ed al contempo una dolcezza che personalmente non ho mai riscontrato in nessun quickshifter( sì, in Dynamic può essere veloce come il miglior QS ma senza contraccolpi, in qualunque rapporto!), e nel 95% dei casi (mi tengo un 5% giusto per amor proprio, ma stiamo già sforando nell’eccesso di autostima! ) molto meglio di come saprei fare io!!
Semplicemente spettacolare.
E mi è piaciuto al punto che mi sono messo a cambiare più spesso di come avrei fatto normalmente, solo per il gusto di farlo… un deficiente!!

La frizione mi è mancata…?
Arrivato al Cerreto non mi sono fermato lì (mica sono scemo!

) ma ho proseguito per un’altra ventina di km: sul versante nord ho quindi trovato molta strada in ombra con tornanti umidi/bagnati e talvolta sporchi di foglie fradicie: devo ammettere che i miei automatismi hanno spesso mandato le dita della mia mano sinistra ad annaspare nel vuoto, ma sia in salita che in discesa l’uso del freno posteriore ed il dosaggio del gas hanno permesso una gestione di tornanti anche stretti e secchi a destra e in discreta pendenza senza l’ombra di un problema, o di apprensione.
Quindi no, non mi è mancata, anche se ogni tanto l’ho cercata…
Riassumendo il mio pensiero sull’ADV1300, sembra già adesso un prodotto molto a punto, già maturo direi, e credo che , al netto di eventuali problemucci tipici dei nuovi modelli, i precoci nuovi proprietari se la godranno veramente un sacco!
Non ha la comodità della 1250 che per il momento sono portato a credere che possa continuare ad essere preferibile per i grandi macinatori di km e che magari non guidano sempre col coltello tra i denti, ma la facilità, l’intuitività nella guida, la confidenza nell’andare a cercare andature spinte … pongono l’ADV1300 effettivamente su un altro livello!
Fosse anche bella…

Ma per come si guida è meravigliosa!
Il cambio ASA secondo me è la ciliegina sulla torta per il boxer 1300, probabilmente di più di quanto lo sarebbe sul 1250, perché la linearità e la dolcezza di entrambi formano un connubio ed una sinergia straordinaria!
Ultima menzione … l’abbassatore.
Ho fatto molte soste e ripartenze, o tratti ad andatura da parata, in ogni situazione: non mi sono mai accorto del suo funzionamento, se non per il fatto che quando dovevo mettere giù i piedi l’appoggio era tangibilmente più agevole.
Se non desse problemi come ha fatto all’inizio … sarebbe una figata alla quale non vedo motivo di rinunciare, anche se si è alti come io sono.
Tapatalk