grazie per i vostri commenti, vi auguro di vivere la stessa positiva esperienza, alcuni di voi (Jafo ad esempio) magari dovranno aspettare un pochino, ma sicuramente prima o poi i vostri figli vi chiederanno lo stesso regalo.
secondo giorno di viaggio lunedì 25 agosto:
la prima notte è andata, ho preso confidenza con il piumone e con la colazione salata tipica dei paesi del nord..........quanto mi mancheranno le brioches e un caffè vero .............lo scroprirò nei giorni seguenti.
io e la claudia prima di intraprendere il viaggio in direzione nord verso praga abbiamo una tappa intermedia in programma, una visita che spiega in parte il perchè della scelta di alloggiare a st. valentin (paesino piccolo, che non offre niente):
vogliamo visitare il memoriale di mauthausen che dista 14 km circa dal nostro hotel....
la strada che porta al campo:
a guardarlo ora quel posto sembra anche sereno, tutto intorno è bello, colline verdi, silenzio, aria fresca infondono una sensazione di pace:
l'ingresso da cui quella povera gente faceva ingresso nella struttura:
quel vascone grigio sotto l'ingresso era la piscina utilizzata dalle ss nei momenti di relax, non si vede ma era provvisto anche dei blocchi di partenza in cemento per le gare....
una volta entrati l'aria che si respira è ben altra cosa: lì dentro di 200mila persone internate più di 120mila sono morte, moltissime delle quali lavorando alla costruzione stessa del campo (venivano utilizzati in una cava adiacente)
cortile d'ingresso, qui i detenuti attendevano nudi di essere autorizzati ad entrare:
vedete quel balconcino sul fondo? era lì che il comandante del campo si affacciava quando il cortile si riempiva di nuovi giunti ed è da lì che rivolgendosi agli stessi diceva: da lì siete entrati (indicando il portone d'ingresso) e da lì uscirete (indicando il camino del forno crematorio).
ingresso nel campo vero e proprio:
questo immaginate tutti cos'è....
la cava attigua al campo e la scalinata utilizzata dai prigionieri per portare i grossi massi fino su al campo (186 gradini sui quali sono morte migliaia di persone):
finita la visita, colpiti dalle immagini e dai racconti letti, in un silenzio innaturale siamo ripartiti alla volta di praga, non avevamo voglia di parlare nei nostri interfono
il paesaggio dolce con i suoi saliscendi ci ha aiutato a distrarci:
da linz a praga non c'è una vera autostrada se non per un breve tratto, direi si possa paragonare a una nostra statale, la cosa che mi ha colpito è la consuetudine per gli automobilisti di spostarsi a destra per agevolarti nel sorpasso. lo fanno a volte in maniera plateale sembra si buttino a dx con veemenza, addirittura alcuni camion hanno rallentato accendendo l'indicatore di direzione dx. è una cosa che fa piacere come quella di un ragazzo, poco prima di praga, che sorpassandoci ha alzato il pollice su sorridendoci.
sono cose belle che ti aiutano nel viaggio e ti fanno sentire meno solo.
intanto la signorina sul sedile di dietro si affannava ad aiutarmi nel seguire le indicazioni stradali. meglio di un navigatore.
finchè poi si è materializzata questa immagine:
eravamo quasi alla fine del nostro secondo giorno di viaggio:
che dire a questo punto?? la visita al campo ci ha colpito molto, come molte sono state le domande posteci: come possa l'uomo arrivare a tanto è stato un interrogativo martelante.
era una visita da fare e ne siamo usciti più consapevoli di come oggi nonostante tutto quello che succede possiamo ritenerci fortunati e godere tra gli altri di un bene assoluto e primario: la libertà.
la sera dell'arrivo e tutta la giornata successiva visiteremo praga.
vi racconteremo come è andata.....
To be continued !!!!!!