ieri all'uscita del lavoro mi prendo l'autostrada, gia' assaporando di farmi un bagnetto in spiaggia. Come entro dopo un paio di km (genova est) c'e' coda per incidente. Noi non abbiamo corsia di emergenza e comincia la solita odissea, 4 frecce, colpetti di clacson e in mezzo alla doppia fila.....arrivo alle spalle di un carroattrezzi che sta facendo uguale, ma date le dimensioni in breve si blocca irrimediabilmente. per me non c'e' nemmeno un cm e sono in galleria.
Per fortuna non e' caldissimo e i motori son spenti (altrimenti per me finisce molto male..).
Mi arriva alle spalle una ambulanza a sirene spiegate, qualcuno davanti tenta qualche ulteriore "strizzamento" contro i muri e ovviamente non passa lo stesso,ma si creano i 30 cm per me che ricomincio ad avanzare.....ogni tanto capannelli di gente a piedi che mi guardano strano, qualcuno non si sposta volutamente come a dire "io sto qui a piedi e tu devi crepare con me".
Con le dovute urla,insulti e sgaasate minatorie mi faccio largo, finche' non vango fermato da un gruppetto di pompieri.
Uno mi dice: portami piu' avanti che devo vedere se posso aiutare.
Gli dico che per salire dietro con me deve avere la licenza di uccidere e aver fatto testamento.
Mi mostra l'ascia e ritengo che sia sufficiente..
Partiamo....lui e' pesante e mi sta distante, mi sembra di procedere in costante monoruota o quasi...la moto e' leggerissima davanti e per far lo slalom tra glli specchi non e' l'ideale.
Ogni tanto mi devo fermare a chiedere di farmi largo e noto che piu' camionisti mettono in moto per farmi passare, cosa che non si sognano di fare gli automobilisti.
Alla fine dell'odissea la fila comincia ad andare e non c'e' piu' nulla....bohhhhh!!!!
lo faccio scendere al primo autogrill tutto lacrimante (ovviamente non aveva casco), gli chiedo se le lacrime son dovute all'emozione di un giro sul mitico gs....mi mostra ancora l'ascia (che modo sintetico di comunicare...) e me ne vado,orgoglione di aver reso un servizio alla nazione e alla patria...