Adesso posso dirlo.
Alla mia età non devo renderne conto più a nessuno. Se non a me stesso.
Per me è stato l'acido.
LSD. Altro che Timothy Leary. O Ginsberg. O qualche altro cazzone.
Quando, nel '66/67, avevo 12/13 anni ero, come tantissimi, un pirletta qualsiasi da oratorio.
Poi, con l'aiuto provvidenziale delle cattive compagnie, non so come riuscii ad emanciparmi.
Fatto sta, non so ancora come dal punto di vista legale (avendo 16 anni e senza passaporto) arrivai sull'isola di Wright quando la storia decise di voltare pagina .
Dissi ad Hendrix quando ci stringemmo la mano, come si usa adesso, " Shake like a man,"
Mi rispose " i'am a black man"
"Stay groovy"
"Ok"
Poi al festival di Re Nudo a Zerbo nel '72.
Il movimento era già, inconsapevolmente, disintegrato.
Si intravvedevano gli avvoltoi (politicamente schierati non a destra né al centro) aggirarsi lugubri sulle ceneri.
Lo disse Kerouac riferendosi a Corso e Ferlinghetti
" I comunisti vorrebbero saltarmi sulle spalle"
Ma sulle rive del Po, la sera fuori come un balcone, salii sul palco e suonai la Stratocaster con Eugenio Finardi, Alberto Camerini Hugh Bullen, Walter Calloni, Lucio "violino" Fabbri.
"Se solo avessi un Kawasaki allora si che mi farei tutte le fighe che vorrei"
Fin qui non rinnego niente


Poi, visto la piega che prendevano gli eventi ne sono stato alla larga.
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