Sondaggio riflessivo del mercoledì: altrove...
ci si può fermare prima di partire?
si può partire senza essersi fermati?
per andare dove? altrove?
altrove... un modo comodo di esprimere un concetto complesso.
l'impalpabile totalità del mondo immaginato, il mondo delle ombre, poco + in là di qui, poco distante dallo spazio palpabile, così vicino, così potenzialmente lontano...
mi incuriosice questa totalità di niente, potrebbe anche piacermi...
sapete vero che siamo in mezzo ai piedi di gente che sta altrove, per la maggior parte mai incontrata, o forse si, ma potremmo non saperlo mai...
altrove da qui, altrove da lì, altrove da tutto
esiste un altrove da tutto?
esiste un altrove dalla totalità delle cose? esiste un luogo che non esiste? neverland? il nirvana?
forse l'altrove dal materiale è l'immateriale. ergo l'altrove è dentro di noi. ergo per andare altrove da tutto non dobbiamo muoverci ma guardarci dentro...
esiste un altrove da se stessi?
esiste un luogo in cui possiamo esistere senza essere oppressi dal nostro stesso fardello?
allora è corretto fermasi prima di partire? o è meglio non partire proprio e rimanere fermi alla ricerca di se stessi?
per trovare se stessi bisogna andare altrove da se stessi o altrove da tutto?
e per perdersi? ci perdiamo in noi stessi o ci perdiamo nel mondo? se volessi perdermi nel mondo non potrei essere perso, eppure pura sapendo dove mi trovo spesso mi trovo perso...
sarà meglio che smetta di mangiare pesante
l'altrove mi inquieta, l'ho già detto?
__________________
[b]Chi va piano ha del tempo da perdere[/b]
Io sono giustificato, + di così non so andare
|