Un lucido sabato di paura
"Mi faccio un giro tanto domani piove, ciao amo'". Ore 11,30 esco di casa semaforo giro a destra ss16, prima, seconda strada completamente libera, sulla destra una ragazza con bimbo in braccio, tolgo il gas, non passa, riapro a manetta, in quel momento un testa di cazzo, probabilmente per farsi bello la fa passare lei senza pensarci due volte si fionda in mezzo alla strada freno disperatamente, lei non mi guarda nemmeno e continua a correre verso di me inesorabilmente, sterzo di pi e freno di brutto la moto si imbarca e via a terra scivolata pazzesca, rotolo non s quante volte sfiorando una fila di macchine parcheggiate mi rialzo incazzatissimo, tanto penso le ho evitate, guardo indietro e invece sono li tutte due a terra, sento il sangue gelarsi corro come un disperato per fortuna il bimbo sta bene ma lei sembra malconcia chiamo l'ambulanza, nel frattempo un capannelo di gente si raduna, urlando cose incomprensibil, finalmente realizzo: Albanesi loro e Albanese anche lei con bimba in braccio di due anni.
Arriva l'ambulanza le caricano, io in mezzo a sei Albanesi cercando di evitare che le rialzassero da terra e le botte che due erano convinti di darmi, sbrigo le pratiche con i caramba e corro in ospedale sono le 14 circa dopo una buona ora riesco a sapere che stanno tutte due bene neanche un osso rotto neanche un graffio, finalmente tiro il fiato e mi rilasso.
Mi sento in colpa anche se so di aver fatto il possibile per evitarle.
Potevo prevedere che una donna con bimbo in braccio attraversasse la statale trafficatissima di corsa senza guardare e non sulle strisce? Forse no forse si resta il fatto che mi sento molto provato, potevo uccidere due persone in un attimo.
Scusate lo sfogo ma mi serve per superare il momento.
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