Ciao a tutti. Il vostro supporto mi è servito molto, mi sono ricordato delle vostre parole nei momenti più duri.
ESITO: 11.913 km in 8 giorni e 9 ore (9 ore in più rispetto all'obiettivo posto, escludendo le ore di attesa,imbarco e navigazione da Tallinn a Helsinki).
Di fatto ho definito un record dato che non esiste in giro per il mondo alcun tentativo del genere, a parte il team Wunderlich che ha compiuto 9500 km in 9 giorni (8 era il loro obiettivo) partendo dalla Germania e passando per Nordkapp ed arrivando a Gibilterra. Bene, quel "primato" l'ho battuto di ben 2 giorni. Il 22 giugno ero al point Europe - Gibilterra. Posterò nei prossimi giorni diverse delle foto che ho scattato durante questo tour.
REPORT [lungo]
Venerdì 15 giugno ore 22.20 parto da Jesolo Lido (Venezia) diretto a Tallinn Estonia dove prenderò il traghetto che mi condurrà a Helsinki e da li dritto a Nordkapp. Domenica 17 giugno raggiungo Tallinn alle ore 9.45 dopo aver attraversato Austria, Slovakia, Rep. Ceca, Polonia, Lettonia, Lituania ed Estonia. Ho trovato diversi lavori stradali che mi hanno rallentato molto, oltre ad aver perso tempo per attraversare Varsavia. Nonostante tutto sto rispettando la tabella di marcia prefissata. Più di 2400 km trascorsi per la maggior parte del tempo sotto una pioggia fine ma insistente. Ero però carico e nessuno mi avrebbe fermato. Arrivato ad Helsinki respiro un'altra aria e sono davvero emozionato. Questa parte del pianeta mi ha sempre trasmesso forti emozioni. Parto alle 16.45 dopo aver conosciuto un gruppo di raiders filandesi che non credevano che stessi facendo questo tour. Crazy italian guy ...Dopo pochi chilometri un bel sole mi da il benvenuto. La mia tappa sarà Oulu. Lunedì 18 parto alle 5.30 per la prima conquista: Nordkapp che raggiungerò alle 18.45 local time. Che spettacolo. Entrare nel circolo polare artico è come entrare in una nuova dimensione. Cambiano i paesaggi, gli odori. Per fortuna non fa freddo e il sole mi accompagna sino a Nordkapp. Ogni tanto però qualche bella nuvola grigia mi faceva delle belle sorprese (pioggia fitta e grossa!) Quando arrivo a Nordkapp, pago per entrare, non so se sono emozionato per aver completato, in tempo, il primo obiettivo o perchè sono a Nordkapp. Penso però che non potrò godermi questo momento più di tanto dato che mi aspettano tantissimi km per raggiungere il prossimo importante obiettivo: Gibilterra. Mi do da fare per trovare due testimoni che compilino il form adatto a testimoniare il fatto che sono a Nordkapp. Dopo circa 40 mins riparto.... con la promessa che questo angolo del pianeta me lo godrò in futuro, con calma. La notte la passerò in un grazioso alberghetto ad Alta. Sino a questo momento tutto è filato liscio. Mi sento fisicamente perfetto, non sento la stanchezza e la mia GiSelle è straordinaria, è lei che mi porta. So che arrivare a Gibilterra sarà dura, per i km e per il fatto che dovrò passare città come Parigi e Madrid (evitarle sarebbe solo fare tantissimi altri chilometri). Martedì 19 e mercoledì 20 mi serviranno per attraversare tutta la Svezia (che dopo non molto diventa davvero monotona), la Danimarca (dove la gente corre da pazzi) e la Germania, sino ad arrivare a Wuppertal dove cambierò le gomme.
Giovedì 21 alle 7.30 mi presento alla porta del gommista tedesco dove la Bridgestone Italia aveva organizzato il cambio gomme. La gomma posteriore era bella piatta ma avrebbe resistito ancora per 2000 km. Devo dire che il nuovo Battle Wing della Bridgestone è davvero notevole e mi sono divertito un casino a piegare sulle curve delle Norvegia, dove oltretutto ho trovato un asfalto ottimo.
Alle 9.30 riparto e li decido che se vorrò arrivare al Jesolo sabato 23 per le ore 22.20 (scadenza delle 192 ore) dovrò correre tutta la notte ed arrivare venerdì massimo per le 14.00 a Gibilterra. Sono stato troppo ottimista nel pensare che avrei potuto percorrere quei 2500 km in un tempo così breve dovendo oltretutto passare due città davvero ostiche come Madrid e Parigi. La notte del 21 risulterà per me la più dura, la più angosciante. Sino a lì avevo sopportato la stanchezza, la fame e a volte il sonno. Quella notte però nulla funzionava, forse era il destino che mi rallentava per evitare che facessi qualche …… Dalla mezzanotte alle 5.00 della mattina del 22 giugno riesco a mala pena a fare 500 km. Mi sono dovuto fermare non so quante volte perché ero troppo stanco. Il sonno non si può sopportare, oltretutto è troppo rischioso e la vita vale molto di più di un record. Quando ti prende devi fermarti e dormire. Passo il confine tra Francia e Spagna alle 5.30 e la temperatura è di 5 gradi!!!! Sono stanco e ho freddo! Dentro il casco mi ripeto “ Ale non ti stai più divertendo,cosa cacchio stai facendo, cosa vuoi fare, lascia stare, non sei fatto per ste robe”. Poi mi vengono in mente tutte le persone che hanno appoggiato questa mia impresa ed hanno posto grande fiducia in me. Non posso tradirle ma non posso nemmeno morire. Anche se arrivassi con 1 giorno di ritardo sull’obiettivo prefissato sarebbe sempre un record, un grande risultato. Decido allora di fermarmi e di dormire. Riposo per circa un’oretta e mezza e poi riparto. Mi sento già meglio. Alle 8 entro a Madrid……. un disastro. Il traffico è in tilt, tutto bloccato. Inizio così uno slalom tra le macchine (da considerare che ho la moto carica con tutte le borse su) e il GSA non è uno scooter. Passo la sotterranea e il sengale GPS sparisce. Quando esco dal tunnel mi trovo subito a decidere quale strada prendere delle 3 che mi si presentano davanti e non posso fermarmi dato che un mare mi macchine mi potrebbero travolgere. Vado per istinto, dato che il segnale GPS ci mette un po’ per rielaborare la posizione. Il mio istinto mi tradirà per ben 2 volte e alla fine ci impiegherò un’ora e mezza per passare Madrid! Ormai non c’è più nulla da fare, non arriverò mai il 23 alle 22.20. A questo punto si tratta di contenere il ritardo e stare il più vicino all’obiettivo.
Arrivo a Gibilterra, al point Europe, alle 16.45 di venerdì 22 dopo 2500 di interminabili chilometri. Che fatica!!! E’ stata davvero dura e l’entusiasmo che avevo al Nord qui era sparito. Però dopo un po’, guardando la cartina ho realizzato quello che avevo fatto! Inoltre Gibilterra ha un certo fascino, è un punto di confine che divide due continenti così vicini ma al tempo stesso così lontani. Durante la notte non ho avuto modo di ricaricare il telefono cellulare così non ho potuto condividere quel momento con nessuno oltre a non aggiornare il blog di viaggio del sito. Poco dopo riparto e alle 23.00, esausto, mi fermo a dormire lungo l’autostrada. Sabato 23 alle 6.00 riparto, ho ancora 2000 km prima di arrivare a Jesolo, ma sarà la tappa più tranquilla e rilassante dell’intero viaggio. La costa Spagnola e quella Francese è bellissima, la strade sono ottime e i limiti sono perfetti per la mia media di 105 km/h. Alle 24.00 arrivo al confine italiano mi restano ancora 500 km. Decido però di trascorrere l’ultima notte in un confortevole albergo per riposarmi ed arrivare a Jesolo l’indomani entro le 12.00 bello fresco. Ennesimo errore di valutazione. Siamo a metà giugno, costa ligure e nel weekend. Non c’è una camera libera nemmeno a pagare 500 euro. Dopo diverse estenuanti ricerche, alle 2.00, decido che per il giusto lieto fine trascorrerò la notte in un’area di servizio. A pochi km da Tortona, mi fermo, appoggio la tuta antipioggia per terra e mi ci distendo sopra. Chiudo gli occhi, “buona notte Ale, questa è l’ultima notte di questo incredibile viaggio”. Alle 5.45 di Domenica 24, la sgommata di una macchina mi sveglia. Che dormita. Per fortuna avevo chiesto al benzinaio di turno di controllarmi ogni tanto per evitare le male intenzioni di qualche pazzo, altrimenti mi avrebbero potuto sfilare anche le mutande (di solito sono molto vigile e attento a queste cose, penso sono in Italia, cosa mi potrà succedere……. meglio non abbassare mai la guardia). Con calma mi avvio a guidare questi ultimi 500 km e alle 12.20 (solo perché volevo che i conti fossero precisi), dopo aver trovato i miei amici ad accogliermi al casello dell’autostrada, arrivo in piazza Mazzini a Jesolo Lido (VE). 11.913 km sofferti ma con grandi emozioni e tantissima gioia. 8 giorni e 9 ore (escludendo 5 ore per il trasferimento da Tallinn a Helsinki) è il tempo impiegato, con una media giornaliera di 1.500 km circa fatta di 16/17 ore di giuda. Ora tocca a qualcun altro tentare di battere questo risultato.
Foto in bassa risoluzione - non sono più in ferie ma la connessione rimane sempre poco soddisfacente
ESTONIA - Confine

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CIRCOLO POLARE ARTICO .... un saluto a babbo natale con le infradito

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Il nord con le sue coste e i suoi paesaggi

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Il primo obiettivo, Nordkapp con tutti i suoi turisti. Quando sono arrivato e ho visto tutta quella gente ho perso il sentimento della conquista. Nessuno, che non sia motociclista, non riesce a capire cosa voul dire per "NOI" raggiungere la meta.....

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Rischi? quando come un.... decidi di fotografare la tua ombra in movimento.

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Altro grande rischio del nord: le renne. Chi c'è stato sa cosa vuol dire e sa quanto "stupidine (sono pur sempre amiche di babbo natale non posso offenderle più di tanto)" sono

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Il Nord, con le sue distese e la sua solitudine.....

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Anche se ho sempre corso non mi sono mancati momenti e/o paesaggi come questi......

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La grande opera (emozionante, forse per la sua maestosità)

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Il secondo obiettivo si sta avvicinando.....

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Il secondo obiettivo, il più difficile: Gibilterra, Europe point. In 7 giorni ho percorso 9.500 km partendo da Jesolo arrivando a Nordkapp e da lì giù a Gibilterra. Se solo ci penso mi vengono i brividi......

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L'arrivo. Jesolo, domenica 24 giugno. 11.913 i km percorsi in 8 giorni e 9 ore. Finalmente rivedo (anche se otto giorni sono nulla) mia moglie e mio figlio. Pensare di avercela fatta, di aver lottato e passato notti a pianificare questo giro mi gratifica molto. Grazie ancora a tutti!!!

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