Beh... pochi giorni fa ho inserito un post dicendo che ero strafelice e non avevo avuto nessun problema in 9000 chilometri... era ovvio che mi stessi attirando la sfiga addosso.
Ieri sera sono andato a trovare la mia ragazza al mare. Sulla strada del ritorno, appena passata Grosseto e a oltre cento chilometri da casa (ed era l'una e mezza di notte...), mentre stavo quasi sonnecchiando alla guida per la stanchezza e l'ora tarda... RIMANGO SENZA FARO!!!
Svegliarsi è stato un istante. Ho tirato su l'abbagliante e ho constatato che per fortuna quello funzionava. Sul cruscotto campeggiava la simpatica scritta LAMPF!, come a farmi notare che se da un momento all'altro non ci vedevo niente era perché s'era fulminata la lampadina. Mi fermo nella pia speranza che fosse una anomalia elettronica temporanea, spengo, faccio fare il check, riaccendo, e il faro rimane spento. Ovviamente sono tornato a casa con l'abbagliante, ma adesso si presenta il problema.
Cambio la lampadina? Che succede all'elettronica che ha rilevato l'anomalia? Mi spegne da sola la scritta sul cruscotto e sono a posto o s'incazza come una bestia? O semplicemente mi lascia l'avviso lì? Ci sarà poi bisogno di capire se s'è bruciata perché sì o se qualcosa del canbus è in avaria? E SOPRATTUTTO: il meccanico che mi ha fatto il tagliando stava per avere un attacco epilettico quando gli dissi che avevo spurgato l'impianto frenante da solo... se cambio una lampadina senza preoccuparmi del canbus temo per la sua vita!
Morale: ieri sera la mia moto ha visto il chilometro 10000, oggi è ferragosto e domani domenica. Fino a lunedi (se trovo un Service aperto in tutta la regione, ovvio!) devo girare senza faro, il che mi obbliga a lasciare la moto a casa la sera, proprio quando è più fresco e mi piace di più. Ma anche a parte questa limitata seccatura, vado in moto da vent'anni e l'unica moto che mi ricordo bruciasse le lampadine era la vecchia Mito 125 del '91. Che però aveva il doppio faro.
Evviva il progresso.