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Da Walwal il Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi.
Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter. |
20-05-2008, 09:44
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#1
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Mukkista doc
Registrato dal: 31 Jan 2005
ubicazione: Alta Brianza Lacustre / Stoccarda
Messaggi: 1.694
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Sindrome da triciclo
Stavo rileggendo un articolo sull'effetto giroscopio e le sue importanti conseguenze sulla conduzione della moto e mi è sembrato interessante condividere con voi questa considerazione che alla maggioranza sembrerà ovvia e banale ma che secondo me ogni tanto è comunque interessante riproporre.
L'effetto giroscopio è il fenomeno per il quale è più difficile stare in equilibrio da fermi su due ruote che in movimento. Ma ancora più importante e senza entrare nei dettagli del fenomeno fisico, esso spiega perché l'inserimento in curva (a velocità normali e non troppo lente-a passo d'uomo non funziona) avviene ruotando il manubrio nella direzione opposta alla curva stessa, anche se non ce ne accorgiamo.
Tra l'altro è una cosa che insegnano anche nel corso guida di Vairano su come evitare ostacoli in situazioni di emergenza; in pratica oltre i 50, dando un colpetto deciso (ma non troppo), nella direzione opposta a quella intuitiva, la moto scarta l'ostacolo nell'altra direzione.
Fate la prova: andate a 60-70 km/h in rettilieo, date un colpetto sul manubrio destro in avanti e la moto invece di sterzare a sinistra reagirà in maniera opposta sterzando a destra.
L'aspetto più importante per noi, come facevano notare gli istruttori a Vairano, è che in caso di emergenza e panico, l'istinto ci porta a sterzare nella direzione in cui vorremmo andare, ma l'effetto giroscopio produce proprio il risultato opposto e quindi magari non facendo in tempo ad evitare l'ostacolo.
Ridendo gli istruttori parlavano della sindrome del tirciclo.
Per una trattazione più dettagliato del fenomeno fisico ci sono diversi testi, elencati anche nella sezione dei libri.
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Sapetoku R850R Blu
Lagaffe!!!! M'enfin!
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20-05-2008, 10:03
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#2
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Mukkista in erba
Registrato dal: 12 Mar 2007
ubicazione: Base Alpha
Messaggi: 525
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molto interessante!!!!...deve essere difficile però applicarlo e sconfiggere l'istinto....
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20-05-2008, 10:12
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#3
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utilizzatore finale
Registrato dal: 22 Nov 2005
ubicazione: Brescia
Messaggi: 888
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Gli istruttori di Vairano consigliavano di esercitarsi un po' (es. nei piazzali dei supermercati, quando sono deserti...)!
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stultum est dicere putabam!
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20-05-2008, 10:16
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#4
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Mukkista in erba
Registrato dal: 28 Mar 2008
ubicazione: Sopra la tua testa...guarda bene!
Messaggi: 557
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Ora capisco che cosa stanno facendo i "fenomeni" che si cappottano da soli nel piazzale della lidel vicino a casa mia.
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20-05-2008, 10:17
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#5
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Mukkista in erba
Registrato dal: 12 Mar 2007
ubicazione: Base Alpha
Messaggi: 525
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Quote:
Originariamente inviata da DIAZEpam+
Ora capisco che cosa stanno facendo i "fenomeni" che si cappottano da soli nel piazzale della lidel vicino a casa mia.
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...in compenso però almeno provano lo stupendo paraschiena appena comprato !!!!!!
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20-05-2008, 10:26
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#6
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Guest
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Quote:
....esso spiega perché l'inserimento in curva (a velocità normali e non troppo lente-a passo d'uomo non funziona) avviene ruotando il manubrio nella direzione opposta alla curva stessa....
...Fate la prova: andate a 60-70 km/h in rettilineo, date un colpetto sul manubrio destro in avanti e la moto invece di sterzare a sinistra reagirà in maniera opposta sterzando a destra...
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Tutto vero. Quello che non è vero è che a bassa velocità non funzioni. Tu prova a muoverti alla velocità più bassa che puoi e poi gira il manubrio da un lato e vedi da che parte caschi.
Anche la curva a bassissima velocità, come quella a velocità più elevata, è fatta di una sterzata in senso opposto alla curva, che produce l'inclinazione della moto nella direzione voluta, seguita dalla sterzata nella direzione della curva per iniziare la curva vera e propria e generare quindi la forza centrifuga che consente di mantenere stabile la posizione inclinata. Ovviamente maggiore è la velocità e più ridotti sono i movimenti.
Nella prova in velocità, per rendere più evidente e meno pericoloso il fenomeno, invece che dare un colpetto consiglio di lasciare il manubrio con le mani quindi con moto in movimento rettilineo appoggiare leggermente un solo dito al manubrio e spingere leggermente in avanti, come a voler ruotare il manubrio, ad esempio, a destra. Si noterà che la moto si inclina a sinistra. Quello che generalmente non si dice è che se si continua a spingere a destra non si imposta una curva a sinistra bensì si finisce a terra. La realtà vuole che, raggiunta l'inclinazione desiderata si cessi la spinta verso destra e si ruoti il manubrio verso sinistra per ottenere quello che scrivevo sopra. La moto si immette in una traiettoria circolare verso sinistra che genera la forza centrifuga che la mantiene in piedi. Se si continua con l'azione sterzante a destra la forza centrifuga non si genera (anzi si genera in senso opposto) e la moto cade.
Ho scritto qualcosa sull'argomento. Inizia con qualche nozione di fisica per chi ne mastica poco poi prosegue con la teoria della curva.
https://www.bottediferro.com/files/n...vF4QqHH9zh9gv/
Consiglio di leggere almeno l'ultima pagina. Spiega il perchè dell'incidente più frequente che avviene in moto. Stiamo sorpassando un'auto, quello gira a sinistra o si allarga e noi non riusciamo ad evitarlo. Non abbiamo sbagliato noi, la dinamica della moto dice che non abbiamo possibilità di evitarlo (a meno di non rendersi conto della manovra con largo anticipo)
Questo invece è un mattone sulla teoria della curva del dipartimento di fisica dell'università della California. Naturalmente in inglese. Se qualcuno non trova modi migliori per suicidarsi questo è valido. Pieno di formule.
https://www.bottediferro.com/files/q...1wbHg9AsU20cJ/
Ultima modifica di aldo; 20-05-2008 a 10:38
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20-05-2008, 10:26
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#7
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Mukkista doc
Registrato dal: 27 Sep 2006
ubicazione: tra i monti
Messaggi: 3.925
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l'uso corretto dell'effetto giroscopico, il bilanciamento del peso sulle pedane e il fissare il punto di fuga (e non l'ostacolo): con questo trittico mi sono tolto d'impaccio in parecchie situazioni
mai e ribadisco mai, però, staccare la spina anche per un millesimo di secondo perché l'istinto prevale e le conseguenze fanno male
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R100R'92
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20-05-2008, 10:50
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#8
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l'uomo più buono di tutto il forum
Registrato dal: 11 Jul 2002
ubicazione: MO-PE
Messaggi: 6.306
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Quote:
Originariamente inviata da MarcoR
L'effetto giroscopio è il fenomeno per il quale è più difficile stare in equilibrio da fermi su due ruote che in movimento.
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scritta cosi', io ribatto:
quelli che fanno bici sui rulli stanno in ottimo equilibrio su due ruote e sono fermi
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20-05-2008, 11:11
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#9
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Mukkista doc
Registrato dal: 29 Jul 2002
ubicazione: Sesto San Giovanni
Messaggi: 5.276
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Quote:
Originariamente inviata da MarcoR
L'effetto giroscopio è il fenomeno per il quale è più difficile stare in equilibrio da fermi su due ruote che in movimento.
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No, in bici a 10 km ora si sta in equilibrio benissimo e l'effetto giroscopico di 2 ruote di bici a quella velocità è praticamente nullo.
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R1250RT - 122.000 km
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20-05-2008, 11:13
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#10
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Guest
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L'argomento è trattato molto bene in un libro edito anni fa in collaborazione con Aprilia che si intitola (più o meno) "Tecnica e dinamica della motocicletta"
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20-05-2008, 11:15
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#11
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Guest
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Quote:
No, in bici a 10 km ora si sta in equilibrio benissimo e l'effetto giroscopico di 2 ruote di bici a quella velocità è praticamente nullo
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Infatti è quello che descrivo nel mio trattato
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20-05-2008, 11:17
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#12
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Mukkista doc
Registrato dal: 29 Jul 2002
ubicazione: Sesto San Giovanni
Messaggi: 5.276
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Quote:
Originariamente inviata da MarcoR
L'aspetto più importante per noi, come facevano notare gli istruttori a Vairano, è che in caso di emergenza e panico, l'istinto ci porta a sterzare nella direzione in cui vorremmo andare, ma l'effetto giroscopio produce proprio il risultato opposto e quindi magari non facendo in tempo ad evitare l'ostacolo.
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L'effetto giroscopico in questo caso non c'entra.
Centra il fatto che per inclinare un veicolo a 2 ruote si deve sfruttare la forza centrifuga. Ovvero girando a dx la forza centrifuga fa inclinare il veicolo a sx e di conseguenza si effettua la curva a sx sfruttando l'inclinazione ottenuta dalla forza centrifuga.
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R1250RT - 122.000 km
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20-05-2008, 11:19
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#13
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Mukkista doc
Registrato dal: 26 Feb 2008
ubicazione: .. troppo spesso a casa mia ...
Messaggi: 5.484
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Interessante....
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KTM 1290 sadv R
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20-05-2008, 11:24
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#14
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Moderatore
Registrato dal: 24 Jun 2005
ubicazione: Bareggio
Messaggi: 4.094
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Quote:
Originariamente inviata da aldo
La realtà vuole che, raggiunta l'inclinazione desiderata si cessi la spinta verso destra e si ruoti il manubrio verso sinistra per ottenere quello che scrivevo sopra. La moto si immette in una traiettoria circolare verso sinistra che genera la forza centrifuga che la mantiene in piedi. Se si continua con l'azione sterzante a destra la forza centrifuga non si genera (anzi si genera in senso opposto) e la moto cade.
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Perfettamente vero. Vero è anche che a basse o relativamente basse velocità l'operazione di spingere il manubrio dalla parte opposta è anche completamente inutile, rifate la prova di lasciare il manubrio in rettilineo a 40, 50 kmh, e inclinate il busto e protendete la testa verso il lato dove volete andare, la moto ed il manubrio gireranno da soli in quella direzione. La moto va dove il pilota guarda.... L'operazione di spingere sul manubrio serve ad alte velocità quando l'inerzia tende a fare andare dritta la moto.
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Prima o poi la bolina diventerà meno stretta ed il mare si calmerà.
Chi c'è c'è !
KTM 1290 Adv
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20-05-2008, 11:46
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#15
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Mukkista doc
Registrato dal: 31 Jan 2005
ubicazione: Alta Brianza Lacustre / Stoccarda
Messaggi: 1.694
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Ciao Franz ti rimando a "Tecnica e dinamica della motocicletta" in cui è spiegato molto bene. La forza centrifuga e centripeta hanno il loro ruolo importante evidentemente, altrimenti cosa si piegherebbe a fare ma l'effetto descritto invece dipende proprio dall'effetto giroscopio sia nel caso di un momento di emergenza ma anche nel caso di un semplice inserimento in curva.
Per l'altro post, invece è proprio l'effetto giroscopio che aiuta l'equilibrio.
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Sapetoku R850R Blu
Lagaffe!!!! M'enfin!
Ultima modifica di MarcoR; 20-05-2008 a 11:59
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20-05-2008, 12:03
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#16
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l'uomo più buono di tutto il forum
Registrato dal: 11 Jul 2002
ubicazione: MO-PE
Messaggi: 6.306
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giusto per dare il riferimento bibbbbliografico del testo citato da alcuni:
V. Cossalter, "Cinematica e dinamica della motocicletta", ed. Progetto Libreria
acquistabile on-line qui
santa conservazione degli integrali primi del moto ora pro nobis
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20-05-2008, 12:18
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#17
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Mukkista doc
Registrato dal: 06 Feb 2004
ubicazione: Piacenza
Messaggi: 3.330
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Basta semplicemente "farci caso" e si nota chiaramente che quando si curva a sx si sente una leggera pressione al palmo sx e trazione alle dita dx il tutto condito da un ottimo "vice versa". 
Stessa cosa in piega, se ci si vuole "addrizzare" un po' prima rispetto al proprio istinto, basta tentare di chiudere un po' il manubrio et voilà..., operazione inversa per aumentare l'angolo di piega.
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...con una certa 'inclinazione' alla piega (lei) ©
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20-05-2008, 13:03
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#18
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Mukkista
Registrato dal: 08 Feb 2007
ubicazione: Roma
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l'aspetto che veramente fondamentale per chi va in moto, è saper sfruttare l'effetto giroscopico in situazioni d'emergenza, in cui non c'è tempo di pensare" allora, spingo il manubrio a destra, così la moto gira a sinistra, si piega quel tanto che basta ad evitare l'ostacolo" deve essere una cosa spontanea che viene con la pratica,per questo gli istruttori di vairano ci hanno consigliato di fare le prove sempre e tenere a mente l'effetto giroscopico della moto, in modo che venga naturale in caso di necessità,
io finora per schivare ostacoli improvvisi ho usato sempre un colpo di reni, con il risultato di aver mel di schiena tutto il giorno
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K1200R.....a prescindere
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20-05-2008, 14:43
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#19
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Mukkista doc
Registrato dal: 06 Feb 2004
ubicazione: Piacenza
Messaggi: 3.330
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Dimenticavo un altro trucchetto per 'sperimentare' il fenomeno: provare a fare una semicurva (ma proprio facile facile e nemmeno veloce) con una mano sola, si noterà subito che la manopola preme sul palmo quando invece ci si aspetterebbe il contrario.
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