Parlare della Nuova Zelanda non è cosa facile, è un paese particolarissimo e molto lontano da ciò che siamo abituati a vedere ed a conoscere. Percorrendone le strade spesso ci è capitato di pensare "Ma questo somiglia a..." poi guardando con maggiore attenzione ci rendevamo conto che la somiglianza era solo apparente e che il paesaggio nulla aveva in comune con
gli scenari europei.
Partiamo da una considerazione: la Nuova Zelanda è verde! Qualunque tonalità di verde possiate immginare in Nuova Zelanda c'è e contribuisce a disegnare il paesaggio e le forme. La natura è rigogliosa, favorita dal clima umido ed assecondata dall'opera dell'uomo che nonostante i pesanti interventi è riuscito ad inserirsi sul territorio senza stravolgerlo.
Cerchèrò ora di descrivere il nostro viaggio on the road. Studiando le carte stradali ci siamo subito resi conto che un tour completo delle due isole non sarebbe stato possibile nei 15 giorni a nostra disposizione. Abbiamo quindi selezionato alcuni luoghi che, in base a quanto abbiamo potuto apprendere da libri e riviste, non potevano essere lasciati fuori. Ne è venuto fuori un itinerario di circa 2.900Km che percorre le due isole da norda sud con partenza da Auckland ed arrivo a Christchurch con il passaggio in traghetto da Wellington a Picton. Abbiamo dovuto a malincuore rinunciare a visitare la zona sud ovest dell'isola del sud, molto pittoresca per i suoi innumerevoli fiordi, per la scelta delle strade non è stato un grosso problema: in Nuova Zelanda le strade secondarie semplicemente non esistono! La rete delle State Highways è l'unica esistente e tutte le secondarie che da li si dipartono sono stradette che quasi sempre finiscono nel nulla o si fermano al luogo di destinazione.
Per il noleggio delle moto ci siamo rivolti alla NZ Motorcycle Rentals, società molto affidabile e che avendo due basi d'appoggio ci dava la possibilità di prendere in consegna le moto ad Auckland e di riconsegnarle a Christchurch senza tornare sui nostri passi. Come scelta di moto ci siamo orientati su una Honda Transalp dotata di motovalige ed una Honda VTR250 molto leggera ed adatta alle capacità della Chiara. Dall' Italia abbiamo portato l'abigliamento tecnico ed i caschi, per poter meglio spedire il bagaglio in aereo abbiamo utilizzato una sacco Ortleb ed una borsa Ortleb. Per il soggiorno attraverso Internet abbiamo prenotato gli alberghi o i Motel nei luoghi principali riservandoci di trovare in loco le sistemazioni nelle tappe intermedie, ciò anche tenendo conto delle possibili criticità date dalle festività presenti nel periodo.
Nel corso del viaggio abbiamo purtroppo trovato alcune giornate di pioggia che in un caso ci hanno imposto un cambio di itinerario, la Nuova Zelanda, in particolare l'isola del sud, sono nella zona dei "40 ruggenti" ed il clima può avere dei mutamenti imprevedibili nel corso di poche ore. Le strade statali sono tutte ottimamente asfaltate con un asfalto molto drenante ed abbrasivo e anche sotto la pioggia più intensa non c'è mai stato alcun problema. Le stazioni di servizio sono abbastanza frequenti e solo in alcune zona occorre fare attenzione a quanti chilometri si devono percorrere ed a quanta benzina si ha nel serbatoio. Percorrendo le (poche) strade secondarie occorre fare attenzione agli animali selvatici ed alle pecore nei quali è facilissimo imbattersi. Il traffico è piuttosto scarso ed il limite di velocità a 100km/h permettono di viaggiare tranquilli, il panorama varia continuamente e la tentazione di fermarsi ogni chilometro per guardarsi intorno e fotografare è fortissima.
I motociclisti neozelandesi sono piuttosto "randagi", anche le supersportive sono dotate di buffi portapacchi con un maniglione molto alto, tipo "sissy-bar", utilizzato per fissare grandi zaini. Tantissime le Bonneville, mai viste così
tante, tante le BMW soprattutto GS ed RT ma a sorpresa abbiamo incontrato diverse Guzzi sia vecchie che nuove.
La gente è cordiale e soprattutto nei piccoli paesini, simili a quelli dei set dei film western con una unica fila di case a lato della strada principale, è facile sentirsi salutare e fare due chiacchiere.
Che dire di più? E' un luogo stupendo.... Le foto sono qui
Foto Nuova Zelanda