già vedo i plasticosi ad esclamaare la mancata occasione... (scherzo ovviamente

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ieri, vista la bella giornata meteo dopo pioggia che durava giorni, io ed un amico plasticoso decidiamo di esplorare le campagne interne della zona SR e ci avviamo verso lo scorrimento veloce che unisce Siracusa a Floridia.
Preso da una strana forza misteriosa la mano destra ha iniziato a dare gas portandomi a 180km/h... ma ad un certo punto, dopo una curva a destra mi trovo in mezzo alla carreggiata un grosso furgone in mezzo alla carreggiata con il conducente girato dall'altro lato
il furbone era uscito dall'autostrada ma avendo sbagliato uscita aveva ben pensato di non usare la corsia di accelerazione per immettersi sul mio senso di marcia ma di attraversare la strada ed immettersi nel senso opposto
io non ho potuto fare altro che frenare come un forsennato ed aspettare l'impatto
ad un certo punto il conducente del furgone si accorge di cosa stava succedendo e si blocca, ho potuto quindi mollare un po di freno e raddrizzare la moto sfioranto la parte anteriore del furgone
ragazzi, quell'impatto sarebbe stato mortale davvero, da un frontale a 180km/h non si esce...
forse è un bene che mi sia preso questo tipo di spavento, ancora ora rivedo la scena quando chiudo gl'occhi
sono arrivato alla conclusione che la vita è una e bisogna tenersela stretta, non ne vale la pena metterla in gioco per un po di adrenalina e senso della velocità
subito dopo ci siamo infilati in una stradina con fango alto 30/40 cm

e preso dalla paura provata ho appoggiato Biancaneve sul fango per ben tre volte

ovviamente con un nulla di fatto visto che era morbido fango argilloso... ci vogliono i TACCHETTI
nient'altro, volevo solo raccontarvi la mia esperienza mistica di velocista pentito e divulgare il monito sull'importanza della vita
P.S.
dopo lo spavento persino il plasticoso si è comportato meglio di me sullo sterrato