Le nostre moto sono veramente nostre?
E' da un po' che mi gira in testa la domanda.
Cerco di spiegare.
Compri una moto che puoi guidare, ma di lei non sai molto, non sai che cosa giri realmente nelle sue centraline, elettronica e software amici o nemici.
Viaggiamo con uno sconosciuto che decide quando si dovrà presentare l'anomalia, per un programma di obsolescenza, e un giorno ci troviamo nel bel mezzo di una gita magari in un passo di montagna e ci ferma perchè il counter della tal centralina ha raggiunto il limite.
Le moto una volta le potevi smontare, capire; i loro pezzi dichiaravano la loro adeguata o meno realizzazione e progettazione.
Meccanica, elettrotecnica, fluidodinamica, termodinamica, cinematica.
Non serviva altro.
Una volta ho risolto un problema con una graffetta da cancelleria trovata su un marciapiede.
Ho sempre amato conoscere a fondo le cose che ho, talvolta smonto per vedere cosa c'è dietro, com'è fatto, mi fa sentire le cose più mie e questo non è più possibile.
E' un moto di ribellione che spesso mi si accende.
Anche a voi?
Un saluto a tutti
Antonio
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antonio "maestrale" nella strada e nel vento
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