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Originariamente inviata da pacpeter
l'idea che mi sono fatto è che a livello progettuale sono moto il cui punto di equilibrio è molto labile, per cui basta una tolleranza di troppo, un fattore disturbante anche piccolo e cominciano ad ondeggiare.
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Si Pier secondo me il nocciolo del problema è questo.
E i fattori che fanno pendere l'ago della bilancia dalla parte sbagliata, ovvero l'instabilità, sono sostanzialmente due, e sono legati tra loro.
L'aerodinamica della moto e il peso della medesima.
A cui in maniera minore si aggiungono le variabili del tipo: altezza da terra, bontà delle sospensioni, valori della ciclistica ecc.
Ma in sostanza l'equazione moto leggera e senza aerodinamica non ha mai funzionato e mai funzionerà oltre una certa velocità, dove i due fattori citati sono influenzati in maniera direttamente proporzionale all'aumentare della velocità stessa.
Mi ricordo che negli anni 80 la moto che ti faceva sognare era la Yamaha RD 350 2 tempi, una bestiolina con una erogazione decisamente brusca... la prima versione era nuda...e la moto pesava poco. Bene, il soprannome di quella moto, perlomeno quì a Roma era " la bara" , il motivo lo lascio a voi immaginare.
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