Ti rispondo io, che sono un forte detrattore del mezzo in questione.
Hai ragione nel dire che la nuova Scrambler non ha niente a che vedere col fascino della vecchia. E la moto mi sta ancor più sulle balle dopo aver saputo della storia di Borile e della sua Scrambler; ecco, quella doveva essere la nuova Ducati Scrambler... ma in un mercato come quello di oggi dove conta più il modo in cui vendi un prodotto del prodotto stesso, quello sarebbe stato un modo antieconomico di fare la Scrambler.
Sarebbe stata coerente con la vecchia, sarebbe stata di nuovo la Scrambler, ma loro ci avrebbero guadagnato enormemente di meno perché avrebbero dovuto industrializzare un motore quasi da capo. E allora si sono inventati la "Lend of giòi" e avanti così.
È un modo di far moto che non mi piace, ma oggi fan tutti così.
Passiamo alla Bonneville.
Io la Scrambler non l'ho provata ma un paio di volte mi è capitato (

) di guidare moto con il V2 bolognese. E ho provato la Bonneville, poco tempo dopo aver avuto una scimmia colossale proprio per lei.
Ecco: quella sì che è il niente travestito da moto. Il motore non va una mazza e come non bastasse non ha la minima personalità, le sospensioni sono da ciclomotore e le finiture sono degne di una moto cinese. Da guidarsi sembra veramente un motorino: come accenni una piega lei si oppone come ti chiedesse che roba è quella, e come freni (rallenti, diciamo...) la forcella rimbalza come quella di un Bravo Piaggio.
Questo almeno è l'aggiornamento tecnologico che ho percepito io in una breve presa di contatto; mai provata la Scrambler, ma faccio fatica a pensare possa andar peggio... anche perché a Borgo Panigale le moto le hanno sempre sapute fare, cosa che dico con più fatica degli inglesi.
Se funziona la Diavel (e per quanto mi faccia schifo anche quella, pare funzionare in modo insospettabile) posso star tranquillo che funziona anche la Scrambler, ed è una differenza fondamentale che c'è con la Bonneville.
Se a te pare poco, a me no...
