ciao valter 58, mi interessa la tua opinione e sono perfettamente d'accordo che l'enduro, quello vero, si fa coi mono.
Per questo lascio da parte le mulattiere, il viscido (bastano 200kg, se si intraversano sul ripido non li riprendi più), le scorazzate a bruciapelo per i boschi del tipo "oggi provo a spararmi su di là e vediamo che succede" perchè girarsi potrebbe diventare un'impresa titanica e vedersi cadere addosso tutto quel peso una brutta esperienza.
Per tutto il resto la mia esperienza personale è che spesso la differenza sostanziale tra portare in vetta una moto leggera e prestante ed una più pesante e paciosa sta nell'impegno fisico e mentale e nel ritmo, forzatamente ben più blando.
Ovvio che se per qualcuno l'enduro è velocità, adrenalina, curve bancate con moto orizzontale, fondi pietrosi e impossibili è difficile vedere del divertimento nel guidare in off certe moto.
Sono anche d'accordo che con queste premesse e una discreta dose di manico probabilmente arriverebbe in vetta un po' tutto, la differenza è solamente il tasso di divertimento, la sensazione di portare un bisonte del genere, in piedi, derapando dove possibile e affrontando gli ostacoli con calma, ragionamento, in stile, a volte, quasi trialistico.
Per questo credo, nel mio personale e umile modo di vedere, che il gs (la moto che conosco) possa chiamarsi onestamente tuttoterreno, l'st non so, anche se, tutto sommato, sulla carta, non vedo troppe differenze di concetto, robustezza in caso di caduta a parte.
Del resto parliamo di una moto che, come scrissi in uno dei primi post, non è l'ideale per fare un bel niente, ma è solo un azzeccato compromesso.
Uscire da una divagazione fuoristradistica, entrare in autostrada e viaggiare belli comodi a velocità extra-codice, tutto sommato, denota quantomeno adattabilità, quello che un mezzo specialistico, per definizione, non può avere.
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Fantic 301, R45, TT600 e GSA 1.2
Detesto i talebani di qualsiasi fede
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