Mukkista
Registrato dal: 23 Jan 2008
ubicazione: Veneto frontemare
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per chi abita dalle mie parti è consuetudine vedere carovane continue di furgoni stracarichi che si dirigono in albania, macedonia, ukraina e moldavia, siccome queste persone non sono benestanti non capisco dove trovano in regalo, tutti questi televisori, videoregistratori, attrezzi meccanici vari, pezzi di ricambio vestiario vario etc. etc.
fa strano poi leggere sui giornali che moldavi e ukraini vengono un giorno si l'altro no fermati su auto rubate con all'interno, di tutto e di più...
IL GAZZETTINO
Sabato 10 Marzo 2012,
Ha finito di fare il gradasso. E anche il violento. In città. Allontanato con espulsione coatta dal territorio nazionale in quanto persona di rilevante pericolosità sociale.
Da ieri è nella patria, ovvero la Macedonia, atterrato nella capitale Skopje con un volo decollato dal Canova di Treviso alle 16.10. A pagargli il biglietto di sola andata, lo Stato italiano dopo che la polizia di Mestre lo ha identificato come il protagonista della rissa con sparo davanti alla Sala Bingo di via Pepe dello scorso 27 febbraio, rintracciandolo in viale San Marco, appena due giorni dopo.
K.K. 37 anni quella sera era con il fratello minore. Èlui a impugnare l’arma contro la sua vittima, un albanese che viene picchiato selvaggiamente, a pugni e calci, come si vede nitidamente dalle sequenze filmate riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate all’esterno del locale e messe a disposizione dallo stesso titolare dell’esercizio.
L’aggressore, che ha ammesso le proprie responsabilità - a inchiodarlo come detto non solo il video ma anche il riconoscimento dello straniero finito sotto le sue grinfie - risiedeva un appartamento di via Garigliano alla Bissuola. La perquisizione domiciliare, seguita dagli agenti del commissariato di via Ca’ Rossa diretto da Eugenio Vomiero, hanno ritrovato e sequestrato la pistola, una semiautomatica di marca Voltran, un "giocattolo" replica molto fedele dell’originale ma in grado di ingannare chiunque seppur priva di potenzialità offensiva. Recuperati inoltre anche un cellulare e un IPod risultati rubati. K.K. quindi è stato indagato per i reati di minaccia aggravata e ricettazione e rimpatriato in tempi record, mentre il fratello è stato solo generalizzato.
Come si ricorderà all’indomani di questa rissa interetnica, il questore di Venezia, Fulvio Della Rocca, ha ordinato la chiusura della Sala Bingo per quindici giorni, come monito a vigilare sulla clientela per evitare situazioni che possano mettere a rischio l’ordine pubblico e la stessa incolumità degli abituali frequentatori. (m.and.)
IL GAZZETTINO
Domenica 11 Marzo 2012,
QUARTO D’ALTINO - Tentano di speronare l’auto dei Carabinieri per farla andare fuori strada ed evitare così l’arresto. Solo la bravura del militare dell’Arma che si trovava alla guida ha evitato che l’inseguimento potesse trasformarsi in tragedia. Alla fine ad andare nel fossato, capottato, è proprio il furgone dei due ladri, poi arrestati. Si tratta di Gheorghe Popescu, 20 anni, e Marian Claudiu Ceasu, 21 anni, entrambi di nazionalità romena e in Italia senza fissa dimostra. Per loro prima il ricovero in ospedale, per le ferite riportate dall’incidente, poi in Tribunale, dove sono stati condannati a un anno e undici mesi di reclusione e ad una multa di 600 euro, con l’applicazione della sospensione condizionale della pena. La notte molto movimentata è quella a cavallo tra giovedì e venerdì.
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Donà sono a Quarto d’Altino, dopo che alla centrale operativa era giunta la chiamata di un cittadino della zona, che segnalava la presenza di due persone che stavano cercando di rubare del carburante dalla colonnina di erogazione per i mezzi aziendali di una ditta con sede in via Abate Tommaso. I militari notano subito un furgone Iveco Daily che, alla vista della loro auto di servizio, ha accelerato la sua andatura, svoltando lungo la strada che conduce a Casale sul Sile. Ne scaturisce un inseguimento: il conducente del furgone, per evitare di essere sorpassato a sinistra, esegue una pericolosa manovra, nel tentativo di speronare una delle auto dei Carabinieri, con l’intento di farla uscire di strada; la bravura del conducente riesce ad evitare l’incidente, mentre a perdere il controllo è il romeno. Il furgone termina la corsa capottato nel fossato. Uno dei due romeni tenta la fuga, ma viene subito catturato. Identificati, sono portati all’ospedale di San Donà per le cure del caso, rimediando una prognosi rispettivamente di 30 e 5 giorni. Il furgone è risultato appena rubato dal piazzale della carrozzeria Ferrarese di via Volpato a Quarto d’Altino. Arrestati, i due sono stati processati e condannati.
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