Anche al recupero di questo P40, ripescato vicino ad Anzio nel 1998, era presente il pilota.

(la targhetta all'interno riportava il nome di un pilota morto nel frattempo, ma venne fuori che, a pilotare il caccia il giorno dell'ammaraggio, era un altro pilota, che sopravvisse).
Degli aerei, soprattutto quelli dell'Asse, caduti su terra però, spesso l'unica cosa sopravvissuta sono le parti in acciaio del motore e delle dotazioni di bordo. Le leghe di alluminio usate durante la guerra non erano fatte per durare e, nel terreno, si sciolgono letteralmente.
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