Quote:
Originariamente inviata da lunatico-beep
io sono d'accordo con isabella: per guidare nel traffico oggi in modo tranquillo dobbiamo aver fiducia nel prossimo, ovvero che tutti (+/-) si attengono alle regole, altrimenti non potremmo passare neanche un incrocio col semaforo verde (potrebbe passare uno col rosso) senza rallentare per cautelarci.
La "cortesia" dare la precedenza a chi no ce l'ha é, nello stesso momento, PREPOTENZA nei confronti di chi ti segue e rende la guida piú pericolosa perché non si sa mai quando e a chi davanti a noi potrebbe venire un attacco accuto di generosita e gentilezza e allora dovremmo sempre stare sul chi vallá piú del dovuto . . .
|
Non sono d'accordo.
Primo: nessun "guidator cortese" si sogna di inchiodare, stile staccatona al Mugello, per far passare la vecchia signora con la Panda.
Secondo: se non c'è molto traffico è inutile essere "cortesi", perchè la vecchia signora uscirà dalla stradina in breve tempo.
Terzo: la "cortesia" è fondamentale nelle situazioni di traffico sostenuto per ovvi motivi.
E per finire: io, specialmente la notte, prima di passare ad un incrocio, verde o fucsia che sia il semaforo, uno sguardo a destra e a sinistra lo dò. Memore di una volta in cui sono stato tamponato da quattro ragazzotti che avevano bevuto troppo: io ero fermo al semaforo rosso, loro non lo avevano nemmeno visto.
E comunque a Roma se vuoi tornare a casa prima di mezzanotte, perchè dopo il GS si trasforma in zucca, spesso ti tocca "metterti in mezzo" perchè i guidatori sono tutto tranne che "cortesi".
p.s. "cortese" non vuol dire "coglione", sul mio dizionario.