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Originariamente inviata da langs
L'istruttore è, evidentemente, quello di sx e mi sembra che tutto faccia meno che "spingere sul semimanubrio interno" !!
Non venitemi a dire che sta indicando la traiettoria all'allievo, perchè sarebbe clamoroso che la foto esplicativa della pubblicità mostri una posizione completamente opposta a quella giusta!
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Embe'? Quando hai un po' di mano sulla moto e resti a un rispettoso margine dal tuo limite personale, come sicuramente l'istruttore in foto, si fa benissimo sto giochino col manubrio intero. Coi semi è un filo più ostico; ed è comunque raccomandabile non farlo su tratti dove devi scendere sotto i 60 all'ora, perché lì perdi precisione rinunciando alla mano "interna". Ma non dimostra niente:
nonostante questo, è esattamente come dice Muntagnin,
la piega la regoli e la modifichi con una pressione controintuitiva (ma
il verso dello sterzo in quanto tale - cioè la risultante - è sempre interno, nella guida in aderenza) ed
è così fin dai venti all'ora, non servono i 50. Solo che a 20/30 km/h ci vuole molta delicatezza perché la moto non si autostabilizza più tanto bene mano a mano che la ruota gira più piano, e quindi se fai una cazzata, una grezzata, la moto se sei tanto lento non te la corregge automaticamente.
Sullo spostare il corpo è una questione anche molto di abitudine, di preparazione fisico-atletica. E' indubbio che sia vantaggioso sulla percorrenza singola, premeditabile. E' indubbio che, specie sul lento molto serrato possa essere inutilmente dispendioso nei destra-sinistra. E' indubbio che se sei in una curva molto lenta e la posteriore sbandicchia, se come dice Wotan stai addirittura
esterno hai un vantaggio enorme nel controllare la situazione. Inoltre se sei esterno controlli meglio simultaneamente le pressioni interne e la sterzatura vera e propria, cosa fondamentale per fare forte le curve più lente, dove sei tanto sterzato e, se non lo sei, pieghi invano e vai fuori largo uguale.
Il fatto è che, se in dieci o venti minuti a saltare a destra e a sinistra sei cotto, la sicurezza attiva complessiva della tua uscita è molto inferiore che rimanendo col culo fermo in sella tutto il giorno, anche se in quei dieci/venti minuti è superiore.
Quanto all'espediente narrativo iniziale, a me non è mai successo di trovarmi nella condizione che dice muntagnin. Ho allargato tornanti a destra a vista in uscita, perché mi annoiano e sono un cane a farli. Ho allargato a qualche cm oltre la mezzerie due perdite di anteriore perché non accompagnarle equivaleva a cadere, poi basta.
Non essendo uno che vuole fare "il di più", come si dice a Milano, finché non sono stato sicuro di saper guidicchiare mi sono tenuto ampio margine, e quando ho ridotto il margine l'ho fatto a ragion veduta. Capisco che è un comportamento poco diffuso in ambienti monosessuali maschili fondati sulla sbruffonata collettiva, sul gettare l'ormone oltre l'ostacolo, ma a me di sfigurare sulla mie pelle non frega assolutamente niente e trovo solo patetico chi entra in curva senza sapere bene come se ne esce, solo per non "mostrarsi da meno" al resto del branco. Una delle ragioni per cui
adoro la moto è che a quelli così, che ci vanno un tanto al chilo e la va o la spacca, non li ho mai potuti soffrire fin da piccolissimo, ma nelle cose cui non si rischia gli dice sempre bene, mentre dove conta saper fare le cose
davvero, qualche volta gli va in culo
Ovviamente devi sempre essere convinto e sicuro di passare per andar dentro deciso, se ti poni il dubbio hai già mollato lì il momento utile e buona notte.