Quote:
Originariamente inviata da GHIAIA
I valori di avantreno\interesse nelle moto non sono statici
Quando stacchiamo e comprimiamo la forcella l'interasse si accorcia: questo determina una maggiore maneggevolezza del mezzo (agilità) che guarda un po'... ci aiuta nell'inserimento in curva.
Quando acceleriamo e facciamo distendere la forcella l'interessa si allunga: questo determina una maggiore stabilità della moto... che guarda un po' ci aiuta in percorrenza\uscita di curva.
Il telelever appiattisce tutte queste reazioni....
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quello il cui accorciamento giova (dicono) in inserimento è l'avancorsa, che appunto col telelever in frenata
aumenta, e con esso direzionalità e stabilità a.k.a. "brutalizzabilità"

inoltre sul secondo pezzo non è vero che su una ciclistica tradizionale, in tiro l'interasse si allunga e in rilascio si accorcia, al di là dell'effetto parziale che davanti esercita la compressione da frenata. è notorio che pignone e corona "strizzano" la moto in tiro...
inoltre la differenza in materia non è determinata dalla forcella ma dal retrotreno. ora noi abbiamo solo moto a cardano con il telelever (e se non sbaglio pure con la Hossack), il che fa confondere i due temi perché non esiste una motocicletta su cui si possano separare.
quale vada meglio non lo saprò in mille vite. certo per strada potersi permettere il lusso di sospensioni a corsa piuttosto lunga pur tenendo quasi a zero il beccheggio, è roba da ricchi. tuttavia ormai il telelever sta sulla moto puzzona per eccellenza quindi mi è antipatico.