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Originariamente inviata da MarcoR
Quindi non si tratta di scegliere tra pecora e leone (che ad essere precisi rischia molto meno della pecora) un'immagine romantica quanto fuorviante della vita
Essere competitivi, sempre e comunque per tornare a quanto sopra è forse più da pecore che da leone a mio modesto avviso.
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Credo che il discorso sul povero Peter si possa concludere qui, come spero io e come chiesto anche da altri; mi farebbe però piacere capire perché pensi che essere LEONE sia meno rischioso di essere PECORA e perché essere competitivi sia più da pecora che da leone.
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La cosa triste è che questi bambini vengono continuamente lodati ed abbracciati per le loro prestazioni "eccezionali", quasi fossero amati per quello e non perché un padre ama un figlio incondizionatamente.
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Questa è una visione auspicabile che ti appoggio pienamente, ma che rispecchia forse più un ideale che la realtà delle cose
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Citate sempre Mozart e Mozart è stato un genio unico, un regalo all'umanità, ma Mozart ha pagato un prezzo altissimo per essere Mozart e morì solo ed in disgrazia.
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Mozart era un illustre testa di ca@@o come uomo, viziato, incapace di prendersi alcuna responsabilità, con le mani bucate, abituato alla bella vita. Il padre era una delle personalità più eminenti della sua epoca nel suo strumento e il suo Trattato di violino è stato usato fino ai giorni nostri. Era una specie di Uto Ughi dell'epoca, e i figli (Mozart aveva una sorella più grande) hanno potuto girare di corte in corte, essere vezzeggiati da regine e sovrani, essere quello che nessuno dei loro coetanei avrebbe mai potuto essere. Non pensare con la mente del poi, magari dopo aver visto Amadeus, perché quella è la visione romantica del genio, ma nei fatti ci sono tante cose che non tornano, a partire dall'originalità di molte sue composizioni come ad esempio Nozze di Figaro o la Jupiter. Pensa poi che all'epoca erano rarissimi i bambini a cui era concesso studiare musica a livello professionale, ed era un privilegio assoluto, non essendo nobili, potersi permettere una tale visibilità.
All'epoca il musicista era un servo come tanti altri (non che oggi sia molto diverso) e suonare uno strumento era complesso allora come lo è oggi, con la differenza che allora c'era solo Mozart (e pochi altri) e oggi i bambini prodigio sono migliaia. E se le leggi della domanda ed offerta non valgono solo per le patate, il livello richiesto probabilmente era molto più basso.
Comunque leggiti se ti fa piacere:Giorgio Taboga L'assassinio di Mozart
http://itis.volta.alessandria.it/epi...Ep5-mozart.htm