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Originariamente inviata da Zel
e si raffredda meglio e soprattutto è più facile fare in modo che non trasformi in un forno per il conducente la moto su cui si monta 
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se ti riferisci a quelli ad aria ci sono pro e contro da valutare.
Nel parallelo è vero che i 2 cilindri prendono aria insieme frontalmente, però si scaldano l'un l'altro mica poco e complessivamente hanno meno superficie radiante.
Nel V quello davanti sta da papa, quello dietro è si parzialmente coperto però è isolato e si può aumentare l'alettatura. Col raffreddamento a liquido qualsiasi problema sparisce e quello a V ha solo pregi, dato che ogni termica è libera di dilatarsi come vuole, vantaggio non da poco per le testate.
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ma 180 era il vecchio parallelo KLE/GPZ/ER5 etc, presempio?
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schema usato sulle vecchie bicilindriche inglesi, in tutti i 2 tempi, sui 500 kawa di quella serie ed altri che ora non ricordo.