Chiedo scsa per la maniera in cui ho descritto le strade Turche.
In effetti sono un cantiere continuo ed ho anche descritto più volte l' abitudine solo Turca di lavorare su entrambe le corsie stradali contemporaneamente con conseguente guida di tipo "fuoristradistico" accanto ad altri mezzi, camion-pulman-macchine, per trati anche lunghi.
Anche "innaffiare" di bitume la superfice stradale e spargere di brecciolino non aiuta molto...
Rimane però il fatto che i distributori di benzina sono frequenti e curati da un personale molto disponibile e che i centri abitati sulla strada percorsa hanno "otogar" dove si può effettuare qualunque tipo di riparazione meccanica non elettronica.
Per ultimo la connessione telefonica ed internet sul telefono è attiva anche nei punti più remoti dell' Est Anatolico.
Per questi, ed altri motivi, ritengo che un viaggio in Turchia sia più agevole, nonostante gli inconvenienti sopra descritti, di, per fare un esempio, un viaggio itinerante sulle strade della Grecia in massima parte con fondo sdrucciolevole, sconnesso, con curve in contropendenza ( con l' eccezione di quelle di Rodi costruite dagli Italiani ), con segnali di pericolo costituiti dagli "altarini" in memoria dei deceduti sul luogo a causa di incidenti stradali, con olio e tracce di pneumatico lasciati ai semafori dei centri abitati dove frenare senza ABS è un quasi-incidente, con rettilinei che invitano ad "aprire" salvo ritrovarsi alla fine una curva a gomito non segmnalata...
Un saluto
__________________
Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
|