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Originariamente inviata da Guanaco
Nelle molle progressive (cioè a rigidità variabile con la compressione) il discorso non si sposta di una virgola. Resta cioè questa regola fondamentale: il precarico modifica il valore della forza a partire dal quale la molla inizia a lavorare. Che poi lavori con rigidità costante o variabile qui non c'interessa.
Mi fermo qui.

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può essere
ma nelle progressive esistono due fasi, una di rigidità relativamente bassa ( quella con le spire tutte più vicine ), l'altra più dura ( spire più distanziate )
quindi per i primi cm di escursione ho una molla morbida che poi diventa dura
se aumento il precarico fino a mandare completamente a pacco le spire della parte a rigidità bassa mi rimane in lavoro solo la parte dura....
la massima durezza rimane quella della parte più rigida e non ho potuto modificarla, ma ho perso la morbidezza del primo tratto rendendo,nell'escursione complessiva, più rigida la sospensione