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Originariamente inviata da Guanaco
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Anche se non hai postato la norma che dimostra la tua ragione (come spiego più avanti), ritengo doveroso risponderti, perché ho approfondito l'argomento e sono giunto alla seguente conclusione:
Guanaco ha sostanzialmente ragione.
Non a proposito del fatto che è vietato chiamare "paraschiena" un paraschiena non omologato (in effetti non lo è), ma sul fatto che è vietato vendere paraschiena non omologati (in effetti lo è).
Nel link da te postato (
http://www.newapproach.org/Directives/DirectiveList.asp) c'è una direttiva, la
89/686/CE, che tratta in generale i dispositivi di protezione individuale.
Come tutte le direttive CE, quest'atto non ha valore di legge negli stati membri, bensì di semplice raccomandazione, finché essi non la recepiscono con atti normativi propri.
Perciò mi ero messo a caccia del relativo decreto di attuazione; inizialmente non l'avevo trovato, ma in realtà esso esiste eccome: è il
D. Lgs. 475/92, successivamente modificato con il
D. Lgs. 10/97 (qui il
testo coordinato delle due norme), che si riferisce a quasi tutti i DPI (dispositivi di protezione individuale), esclusi i caschi e le visiere, oggetto di una normativa a parte.
Ho studiato tale documento a fondo (è abbastanza lungo), e mi pare chiaro che il problema non sta tanto nel fatto che non si possa chiamare "paraschiena" un paraschiena non omologato, bensì nel fatto che addirittura
non è possibile immettere sul mercato un DPI (comunque denominato) senza che esso soddisfi le disposizioni di carattere tecnico europee e/o nazionali vigenti (e dunque, nel caso dei paraschiena, la EN 1621-2) o, in assenza di tali norme, senza che esso sia conforme aii requisiti minimi indicati nell'allegato II al decreto stesso.
Se tale mia lettura è corretta (e stavolta credo proprio di sì...), Guanaco ha ragione, Axo ha torto e con lei hanno torto tutte le aziende che immettono in commercio protettori comunque denominati privi di omologazione.
Il mio atteggiamento, basato su una convinzione errata, era dovuto alla preoccupazione di evitare l'insorgere di eventuali problemi legali a carico di QdE.
Fermo restando che occorre sempre essere prudenti nel formulare accuse contro terzi, mi sembra che questo non sia un caso del genere, pertanto mi scuso con slow_ahead e con Guanaco per la durezza dei toni da me adottata.
E' ovvio che tocca a me pagare, e offro anche il secondo giro.
Provvedo ad inserire le varie norme riguardanti la materia nella pagina dei link sulla sicurezza e, data l'importanza della questione, vado a modificare i miei post per evidenziarne le inesattezze.