Vorrei intervenire su Milano.
Io sono nato e cresciuto a Milano. Ho studiato a li, ed ho iniziato a lavorare a "ed a fare carriera" sempre in questa città.
"Oggi" sono circa 7 anni che vivo in Toscana, più precisamente in una placida cittadina di provincia, vicino ai posti del "Chianti classico".
Sono in un ambiente simile a quello che descrive Alexvt, dietro casa ho una foresta
(non è uno sbaglio http://www.parks.it/anp.foresta.s.antonio/index.html) e non sono rari gli avvistamenti di cinghiali, daini, ecc sul percorso che mi porta casa/lavoro, lungo 7 Km, dove se trovo traffico è colpa di un trattore.
In ogni caso se voglio un pò di vita mondana sono a 25 Km da Firenze, 55 da Siena, ed 40 da Arezzo. Dal mare ho un centinaio di km, ed altrettanti dagli impianti sciistici dell'appennino tosco-emiliano.
Insomma per farla breve sto in posto che è una favola.
Ma cazzo, mi crederete o no, mi manca Milano... e questo lo dico soprattutto per la nostra amica, mi mancano i miei amici, con cui sono nato e cresciuto.
All'inizio è stata durissima, i primo sei/sette mesi ero solo come un cane e non avevo nemmeno un amico per andare a bere una birra. Ricordo bene il senso di vuoto che mi dava allora, che avevo 26 anni ed avevo voglia di spaccare il mondo, passare il venerdì sera, il sabato e la domenica da solo . Più di una volta ho pensato di mollare tutto e di tornare a Milano.
L'inizio è stato difficile perchè, anche qui ci crederete o no, i fiorentini sono CHIUSI (amici fiorentini non me ne vogliate). All'inizio sono davvero impossibili, in un locale se provi a parlare con qualcuno che non conosci, nemmeno si gira a guardarti. Per conoscere un fiorentino, devi essere "introdotto". Introdotto vuol dire, qualcuno che ti presenta, fare un corso in comune, giocare nella stessa squadra, ecc.
Per fortuna le cose con il tempo sono andate sempre meglio. Però cercavo di "buttarmi" fuori di casa anche se ero solo. Così ho fatto corsi di ballo, corsi di lingua, andavo in palestra, quando c'era un occasione di fare una serata, anche se non mi piaceva la frequentavo, ecc. perchè quelle erano occasioni che mi portavano a frequentare altre persone. Lo sò, sembra squallido scrivere così, ma questa è la realtà. Dopo un pò di tempo impari a capire al volo quali sono le persone che sono più affini a te, quelle su cui vale la pena d'investire (nel senso di frequentarle, iniziare a confidarti, ecc).
Ora ho degli ottimi amici, sono contento dove sono, ma "Milan l'è semper Milan...". (*)
La cosa buffa è che a me Milano non piaceva, prima di venire via.
Per ciò cara Feather, se mi permetti di darti un consiglio, dai il tempo al tempo... e sopprattutto mettiti in gioco!
(*): sottoscrivo però che la Milano di oggi non è più quella di una volta. Quando c'era la voglia di fare ma si viveva bene, quando la città era si operosa e frenetica ma trovava tempo anche per divertirsi. Oggi tutto questo non c'è più. Io non riconosco più Milano quando torno a casa dai miei genitori, ed forse è per questo che non ci sono più tornato a vivere