Secondo giorno di visita H 6.00
Ci svegliamo presto e dopo colazione arriviamo all’ ingresso alle 07.30 prima dell’ afflusso dei turisti. Il SIQ è deserto e passeggiarci con il solo rumore dei nostri passi è meraviglioso. Anche il TESORO non ha la folla che quasi lo nascondeva.
Arriviamo all’ inizio della scalinata di più di 850 scalini che porta al POSTO DEL SACRIFICIO e cominciamo la salita, l’ aria è fresca e la luce ottima, oggi uso quasi solo la Pentax Analogica dimenticata ieri in albergo, sarà stato un segno del destino…?
In cima ad un bivio un incontro che segnerà questo viaggio: da uno dei tanti banchetti che vendono cianfrusaglie e souvenirs che punteggiano tutta petra spunta una ragazza del luogo. Giovane ( dirà di avere 23 anni e di non volersi sposare perché gli uomini hanno tutti una doppia faccia ), buon Inglese : si chiama SABA’
Si offre di accompagnarci per il sentiero che porta alla parte alta del TESORO e concordato il prezzo ci incamminiamo con un ragazzo Americano ed Ebreo che però a lei dice di essere Canadese perché gli pare più sicuro…
Il percorso non è facile e siamo seguiti da una CAPRETTA che ha adottato Lilli. Ad un certo punto il sentiero si fa un po’ più difficile e consiglio a Lilli di aspettarci all’ ombra sotto una roccia in compagnia della capretta. Noi proseguiamo percorrendo la parte finale del SIQ ma da un costone in alto fino ad arrivare alla nostra meta dove SABA’ ci fa chiudere gli occhi e ci conduce per mano fino al ciglio dove riaperti gli occhi possiamo ammirare il TESORO dall’ alto con i visitatori, in basso, resi piccoli dall’ altezza in cui ci troviamo.
Torniamo da Lilli ed accompagnati dalla capretta che poi lasceremo al suo pastore, arriviamo al punto dove avevamo incontrato la nostra guida. Qui pago il dovuto e Lilli acquista dei souvenirs, Saba ringrazia regalandoci delle collane, una anche per me che porterò al collo per tutto il viaggio.
Ci lasciamo con un abbraccio ed il ricordo di un incontro bello e fortunato: non avrei mai visto quel luogo senza lei !
Proseguiamo fino al LUOGO DEL SACRIFICIO da cui si gode un magnifico panorama, poi decidiamo di ritornare sui nostri passi perché siamo stanchi e ripercorriamo la strada di ieri ma con meno caldo asfissiante. In albergo riposiamo fino alle 18,00 poi IBRAHIM ci viene a prendere per portarci a visitare PICCOLA PETRA dove sostavano le CAROVANE e da dove parte un percorso che in 3 ore porta al MONASTERO, naturalmente non lo facciamo. Ci godiamo il tramonto sulla valle di Petra e poi con il dolce che avevo fatto preparare in albergo ci rechiamo a cena a casa di Ibrahim che ci aveva invitato il giorno prima. La sua famiglia è Musulmana osservante, quindi posso stringere la mano solo ai fratelli ed al padre, visto solo di sfuggita, la madre ci ha cucinato un piatto tipico con pollo e riso allo zafferano con pomodori e cipolle che Ibrahim ci serve personalmente seduti sul tappeto del suo salotto con la madre che sparisce in cucina e viene solo a sincerarci che mangiamo tutto. Ibrahim ha 32 anni e la madre gli ha dato 3 mesi per fidanzarsi o lo butta fuori di casa. Ha altri 6 tra fratelli e sorelle ed una miriade di cugini e nipoti che entrano ed escono dalla casa. Finito il pasto beviamo il tradizionale The con i fratelli e quindi la madre di Ibrahim regala a Lilli un vestito tradizionale molto bello che lei indossa per la soddisfazione di tutti.
Concludiamo la serata in albergo dove ci salutiamo dandoci appuntamento a Roma per il suo viaggio di nozze
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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