Non ci intendiamo. Un cambio meccanico presuppone un collegamento diretto, di tipo meccanico (su grandi veicoli potrebbe anche essere idraulico) tra pilota e trasmissione. Ogni comando dato dal pilota viene direttamente trasmesso al cambio, senza mediazioni da parte di centraline elettroniche o altro; se il pilota non dà alcun input, il cambio non muta il suo stato, potrebbe rimanere in prima anche per 1.000 chilometri indipendentemente dal gfatto che ciò sia corretto o meno. Il DCT non è così: anche quando usato in modalità manuale è sempre un cambio automatico, non esiste un collegamento diretto tra pilota e trasmissione ma ogni comando viene mediato da una centralina elettronica e trasmesso a degli attuatori, secondo algoritmi impostati in fabbrica; anche in modalità manuale, se la centralina ravvisa che il rapporto richiesto non è corretto in funzione dei parametri pre-impostati, non cambia lo stato o, al contrario, lo cambia indipendentemente dalla volontà del pilota. E' questa la grande differenza, un cambio meccanico risponde sempre e solo all'input del pilota, anche se sbagliato, un DCT risponde all'input del pilota SOLO se questo è conforme ai parametri impostati e, comunque, in assenza di input, decide lui quale azione intraprendere.
Quale sia la gestione della trasmissione migliore lo decide ognuno di noi, alcuni non accettano nessuna "mediazione" e vogliono una gestione diretta del cambio, altri accettano senza problemi che una centralina elettronica decida per lui qual'è il rapporto giusto momento per momento. E' indubbio però che, in alcune circostanze, poter modulare direttamente la potenza trasmessa alla ruota tramite l'uso della frizione (manovre a pieno carico, tornati impegnativi, dislivelli ecc) può essere molto utile.
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