Sottoscrivo Aspes al 100%. 
Non voglio fare moralismi e non posso attribuire colpe o responsabilità. Per questo pero' non scriverei nemmeno "sarebbe capito a ciascuno di noi". 
Bisognerebbe calcolare quante volte un camper o un'auto hanno superato la mezzeria senza che capitasse nulla. Molte piu' volte di quelle in cui purtroppo è andata male. Perchè in quei casi c'era margine di manovra. 
Questo non significa che non abbiano colpa, tutt'altro, questo significa che noi dobbiamo avere le antenne del cervello sempre al massimo dell'attenzione. Significa che non dobbiamo dimenticarci che siamo vulnerabili e molli, che non siamo la nostra moto ma qualcosa che ci è appoggiato precariamente sopra. 
Significa che dobbiamo prenderci ampi margini. 
Purtroppo a volte non possono essere sufficienti perchè come si dice la sfiga ci vede benissimo come credo sia successo in questo caso se mi dite che non era uno scalmanato (e anche il modello di moto dice molto). 
Vedo pero' tante persone che giocano continuamente con la morte propria e degli altri scommettendo sulla strada libera dietro ad una curva cieca decine di volte in un giorno. 
E anche quelle vengono commemorate come eroi che hanno perso la vita per una passione. 
Secondo me questo non rende giustizia alle vere vittime, come mi pare sia stata questa. 
Allo stesso modo  eviterei di condannare un camperista cosi' su due piedi senza aver visto l'incidente. Possono succedere mille cose in 3 secondi compreso l'attraversamento di un daino che ora bruca l'erba felice a 15 km di distanza.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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						Ultima modifica di Brein secondo;  02-05-2021 a 15:35
					
					
				
			
		
		
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