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è proprio quello che pensavo di avere il mono finito (28350KM) vediamo al tagliando cosa mi dicono. Grazie Zel sei stato chiaro, se ho capito bene l'estensione, che è regolata dall'idraulica, non influisce nella guida.
Robert. la pressiono sempre a 2.5 ant e 2.9 post. |
alt, ho detto che due enticchie a dx o sx della vitarella di un'unità di serie di una R bmw con 30.000 km sul gobbo non influiscono significativamente sulla situazione che mi sembri descrivere te.
dire che la regolazione del freno in estensione come concetto NON influenza la guida è un assurdo totale. resta il fatto che la qualità di una idraulica non si misura in + e in -, nel senso che il suo lavoro sostanziale consiste nello smorzare parecchio i carichi di guida e nell'assorbire parecchio le sconnessioni, che sono due obiettivi che richiedono comportamenti opposti: il difficile è far lavorare bene i fluidi per questo duplice scopo, poi le regolazioni contano ma a livello strada è difficile che una sana medietas non ti lasci soddisfatto con unità di buon livello, mentre al contario cercare il setting geniale su dei secchi è illusorio. |
Se non ricordo male....l'estensione fai presto a provarla.....
Cosi a spanne ....sempre se non ricordo male sta`quasi tutta chiusa(-1giro)... Se chiudi tutto,e provi la moto se ti si alza di seconda.......se cosi e`l'idraulica funziona.....pero`e`una prova del dio mama...... Se molli di quel giro da tutto chiuso...dovrebbe gia`andare in gondola ed allargare. |
Max,la mia RT appena presa(senza esa) ho corso per 3 mesi con il cacciavite nel top case,giravo e mi fermavo per strada e taravo anche con passeggero dietro,trovato una via di mezzo mi son fermato e mai piu'toccato.
Renditi conti che il mono che abbiamo e un standard da turismo,infatti il mio risponde benino sul confort sullo sportivo puoi fare strepiti ma se lo comprimi rimbalza come un pallone di cuoio. Quello è e quello hai. Enzo |
Pessimismo e rassegnazione.......
Le 3 effe del motociclista... Fame Freddo Fastidio......... |
Io non ci capisco 'na mazza. Ho la rt 1200 con esa.
Mi allarga l'uscita di curva con l'anteriore ... in pratica è sottosterzante in uscita. Va bene in inserimento. A parità di tutti gli altri settaggi, dalle gomme al carico, al tipo di sospensioni o quelchesivoglia, aumentare il precarico al posteriore aiuta a chiudere meglio la curva o no? Grazie a chi mi risponde... |
Quote:
è un casino. cmq visto che lo rilevano in molti è una conferma del tipo si sospensione (paralever), infatti sui modelli sportivi della casa non la usano. bye |
su una molla snervata o inadeguata a sostenere il carico che porta, mantenendo il giusto sag, aiuta. supplisce. non fa il lavoro giusto, ma fa sì che lo faccia meno sbagliato.
il paralever non c'entra, con un buon elemento a sostenerlo è un'ottima geometria, altro che. rovesciamo comunque il discorso: data una molla sana e adeguata al suo carico, dato un carico statico costante, esiste un margine strettissimo di variazione del precarico (ant e post) corretto. cioè dati M e C, con M adeguata a C, esiste un solo P corretto. questo significa che il precarico NON sarebbe a rigore "scolastico" una delle variabili modificabili per adeguarsi a un certo tracciato e stile di guida, ma solo a variazioni di carico oltretutto contenute entro valori sostenibili dalla molla adottata. NON LO E'. diciamo che andando sul pistaiolo spinto, è una regolazione che potrebbe riguardare tracciati dove bisogna adattarsi a un peculiare mix di discese e salite (ma anche in questo caso, conta non più della scelta della molla). ma stiamo parlando di situazioni in cui ripeti i tuoi soliti stessi 5000 metri e puoi ragionare settimane di come meglio bilanciare gli effetti globali. che poi, nei fatti, trattandosi dell'unica regolazione che c'è da molti anni su TUTTE le moto, e dell'unica che conserva un barlume di efficacia anche su sospensioni ampiamente cotte, per noi praticoni della domenica diventi l'espediente col quale si mette una toppa a certi svarioni della moto non volendo spendere una lira per intervenire, questo è vero e lo facciamo tutti, ma è assurdo che lo si adotti come comportamento normale e si risponda a domande che sono in se stesse assurde perché partono dal presupposto di voler girare con sospensioni non a posto. |
Si Fulch.
Ma solamente perche`indirettamente aumentando il precarico post,ti si alza quel po`da aumentare l'incidenza all'anteriore. Pero`a mio avviso non e`il modo corretto per ottenere quell'effetto. Meglio ottenerlo con un mono dotato d'interasse variabile. Un conto e`l'altezza,un conto e`il precarico.pero` non so`...piu`esperti ti spiegheranno meglio. |
zangi sono i transitori che determinano lo svarionamento, l'assetto statico di una moto che non "allarga", la sua geometria di sterzo e la sua distribuzione dei pesi, può andare tranquillamente da quello di una Varadero a quello di una F4, se gli smorzamenti sono adeguati in valore assoluto e accoppiati bene. un'avancorsa limitata naturalmente aiuta a tenere la moto giù in piega con minor fatica, uno sterzo chiuso a parità del resto fa scaricare meno l'anteriore, ma il dato saliente è che sospensioni che lavorano male dato il loro carico, lavorano male su qualsiasi geometria e anzi si avvertono di più su moto più reattive.
infatti poche moto girano così bene con sospensioni fuse come le R bmw. io l'unica R stradale con ammo cotti che ho portato tentando di andarci un po' bene è la 1100 S. un precarico molto chiuso dietro e non troppo davanti rimane un espediente che fa funzionare l'insieme in maniera un filo meno nervosa, resta che la moto lo senti che non va esattamente dove dovrebbe e ahimé lo senti SOPRATTUTTO quando proprio NON dovrebbe. e sono considerazioni che in un forum non si dovrebbero leggere perché anche quando localmente utili, inducono le persone in errore. |
Faccio un esempio Zel.
La moto e`perfetta.cioe`si suppone che sia perfetta con i suoi mono. Montiamo il tris di valigie. Naturalmente la moto si abbassa posteriormente.questo porta naturamente una tendenza ad allargare . Poi se consideriamo in movimento,le valigie gia`ad ottanta all'ora fanno effetto alettone schiacciando la moto ancor di piu`. Quello che voglio dire e che hai voglia ad aumentare il precarico,ma non otterrai di certo l'assetto da scarica. Ritengo per questo sbagliato cercare quell'assetto indurendo la molla.si recupera qualcosa ma si peggiora chiaramente il resto. |
il paralever centra .... eccome se c'àzzecca.
poi ognuno la pò pensare come vuole. |
Quote:
L'aumento del precarico con la stessa molla: a) non indurisce la molla, alza solo 1) la moto e 2) il livello di sollecitazione sopra la quale la molla lavora. b) non ottieni l'assetto da scarica (ipotizzando esso sia all'ottimo) perché COMUNQUE non hai un adattamento su continuum della molla, la cui rigidità (o elasticità) è IMMODIFICABILE DAL PRECARICO, appunto perché IL PRECARICO NON INDURISCE LA MOLLA, la fa solo lavorare da un certo livello di sollecitazione in avanti, alzandolo; però ottieni realmente di limitare fortemente lo scompenso indotto dal sovraccarico, e questo è l'unico scopo per cui si usa correttamente il pomello del precarico: adeguarsi a una variazione di carico almeno per quanto concerne l'assetto statico con conducente bagagli e passeggero. Non avendo disponibile la sostituzione della molla, d'amblet in garage. |
Mamma mia che nebbia qui dentro...
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porta la luce dentro il tunnel
seriamente, sarò pedante ma non trovo corretto indurre in due credenze entrambe erronee per quanto antitetiche: 1) che smanettando sul precarico si riesca ad adeguare perfettamente il comportamento di una data molla sotto le sollecitazioni di guida, ottimizzandola tout court (almeno relativamente all'entità dello scorrimento, se non alla sua velocità); 2) che regolare il precarico sia inutile al variare del carico, perché è invece l'unica cosa per cui è fatto. |
...capito un casso, io.
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valsusina vedi che vi serve il tav per arrivarci anche voi? :lol:
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Quote:
bon... la conclusione è pari pari a quella descritta sul libretto di istruzioni alla voce E.S.A.:lol::lol: -serio on- in tutti i casi un plauso a Zel :!::!::!: |
giadina una sospensione lavora a) a partire dal punto tot; b) fino al punto tot; c) a tot velocità. il tutto insieme a quell'altra, davanti o dietro.
ci sono delle regole su sta roba, su come la moto lavori meglio in funzione dei valori di esse, non proprio fisse ma nemmeno tanto tanto flessibili. dato un carico, e fissato a, la molla influenza (b-a); il precarico influenza a; le idrauliche in combinazione con le caratteristiche della molla influenzano c. (lo so che questa sintesi è imperfetta ma è la cosa più corretta che si possa dire in due righe, credo.) far credere che il precarico influenzi sia b che c, è vendere sogni; far credere che il precarico non influenzi a, è vendere incubi. ora si capisce un po' meglio? |
Capito un casso, io.
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