Cimina
26-01-2007, 08:05
Tanto per farci sognare, mi è venuto in mente di fare un post dedicato a un mio amico, uno di quelli che li vedi un paio di volte all'anno, con cui fa sempre piacere fare due chiacchiere e perdersi nei suoi racconti. Quando parla del TT, gli brillano gli occhi e immediatamente è il cuore che parla, senza passare per il cervello... grazie Umbe, per quello che ci hai fatto vivere, anche se indirettamente!!! Ora credo che lavori in qualche Casa motociclistica come collaudatore...
Umberto Rumiano “Umbe” esordisce nelle competizioni nel 2001 partecipando ad alcuni trofei nella categoria 250 Sport Production e nel 2002 prende parte come Wild Card alle due prove nazionali del Campionato Mondiale Endurance cogliendo un 6° posto nella prova di Imola e piazzandosi 5° a Vallelunga nella categoria Stocksport.Per il TT 2003 Umberto, dopo essere stato contattato - grazie al prezioso aiuto dell'amico Chris Preston che vive sull'Isola di Man ed è Team Manager del Team PC Racing, - da Adrian Earnshaw della "Mike Hailwood Foundation"*, si è presentato la via in sella ad una Suzuki GSXR 1000 nella Production 1000 TT ottenendo ottimi tempi in prova, che gli sono valsi il diritto di schierarsi anch'egli al via della Senior TT, e un 49° posto in gara - 2° dei Newcomers - oltre al brillante 42° nella Senior TT. L’anno successivo, nel 2004, ha corso quattro gare con due moto diverse e nel Formula 1 TT ha ottenuto un ottimo terzo posto nella classe 750 in sella alla sua MV Agusta F4 SPR.
http://www.cimina.net/IMAGES/2007_01_25_umbe_TT/image/umbe_17.jpg
Alcune parole tratte dal suo sito:
“Siamo sempre alla disperata ricerca di qualcosa di meraviglioso, diverso, eccitante. Cerchiamo ovunque l'arcobaleno più bello, con colori accesi, che riescano ad illuminare il cuore...o perlomeno a riscaldarlo.
Su una isoletta un po' matta ne ho trovato uno intenso che in tre settimane, mi ha aiutato a colorare il caotico dipinto della vita con toni vivi... fatti di passione, grinta, stupore, follia, paura, tristezza e commozione.
Con altri sognatori ho giocato con il rischio, compagno temuto e rispettato di ogni mio giro, vivendo un’avventura indimenticabile, semplicemente unica, ricca di situazioni che con le parole, stavolta, non è possibile illustrare. ...perché il TT è qualcosa di indescrivibile, fatto da gioie e spesso dolori. Non può essere catalogato razionalmente. È una cosa che si sente e si vive... e come la vita stessa può far male all'improvviso... con i suoi imprevisti, i suoi pericoli.
Ricordo che alla fine del primo giro sono tornato ai box con l'unica idea di andar via, sconvolto da tale follia, troppo difficile da ricordare, troppo pericolo, troppo abituato ai circuiti, tracciato durissimo per la ciclistica e per la guida, condizioni meteo allucinanti... dato che definirle instabili è un eufemismo!!!
Perché è un mondo a parte, fatto di gente così diversa, così gentile, disponibile, dove puoi trovare un amico meccanico che giorno dopo giorno diventa uno zio e improvvisamente comincia a chiamarti "son" (figlio) scorgendo forse quel filo di giovane follia, fatta di speranza e passione che accomuna un po' tutti nel paddock.
Tornerò al TT ma non so quando, spero presto, perché in poco più di 20 minuti trovi qualcosa di unico che ti fa vivere al 100%, forse perché proprio in quel momento stai bruciando di passione, vincendo la famosa sfida di Icaro... in quel momento... tu il sole lo raggiungi davvero.”
http://www.cimina.net/IMAGES/2007_01_25_umbe_TT/image/umbe_21.jpg
Il suo racconto per un mio articolo, dopo il primo TT:
“I sogni possono diventare realtà! Quando la passione non ha limiti ogni obiettivo può essere raggiunto. Dall'adolescenza nutro una passione smisurata per le moto e per le corse. Da sempre ho ammirato il coraggio dei piloti, che si cimentavano in gare "folli" come il TT, sognando di poter entrare nell'arena da protagonista per provare le loro stesse sensazioni. Da allora sono passati tanti anni e svariate gare in pista raggiungendo obiettivi favolosi grazie al fuoco della passione.
Nel 2003 ho avuto l’occasione di poter correre al Tourist Trophy, non ho titubato nemmeno un secondo, cominciando ad organizzare tutto nel migliore dei modi, dalla preparazione fisica e della moto alla licenza internazionale, dalla logistica del viaggio e della permanenza sull'isola di Man, all’iscrizione alla gara.
Il tracciato è lungo 37,74 miglia (60 km circa) e composto da 264 curve che si snodano su strade aperte al traffico tutto l'anno. Il circuito è pazzesco, composto da rettilinei e curve da fare in pieno, da sezioni sconnesse da affrontare al buio degli alberi, da scollinamenti velocissimi, da staccate violente che mettono a dura prova i freni, dal sole che acceca nelle prove libere delle prime ore del mattino (5:00 am), dall'umido che è lì pronto a farti perdere aderenza, dalla nebbia che arriva d'improvviso lasciandoti nella confusione delle curve successive e dal vento che può farti perdere la traiettoria ideale. Tutto questo ti impegna in modo incredibile mentre affronti il tuo giro veloce. Abituato ai circuiti classici ho dovuto imparare a trovare dei riferimenti validi, come un cartello stradale, un palo della luce, il cancello di una casa, un bel caos!
Ad ogni ingresso in pista il tempo sul giro si abbassa, complice la conoscenza del tracciato che migliora sempre più, ne è prova il mio tempo alla media di 105.12 miglia orarie che ho spuntato all'ultimo giro della gara della Production 1000, al mio ottavo giro in assoluto sul celebre tracciato. Nella gara della SeniorTT sono riuscito ad abbassare ancora un pelo il tempo, purtroppo l'asfalto sulla montagna era umido e la corsa è stata accorciata a quattro giri invece di sei dopo innumerevoli rimandi a causa delle condizioni meteo avverse.
Adoro le curve di Braddan Bridge, Ballacraine, Glen Helen, le Quarry bends, il Gooseneck e la favolosa Hillberry. Ricordo bene la paura durante la prima discesa in sesta a Bray Hill, ti toglie il fiato proprio un attimo prima di affrontare la violenta compressione, raggiungendo le Ago's Leap e puntando il cielo per due volte in sesta piena! Fiumi di emozioni che scorrono ad ogni giro e che necessiterebbero di un libro per essere descritte!
Nei giorni del TT il paddock è meraviglioso, si possono trovare ancora moto semplici, preparate dal pilota magari nel garage di casa. Le persone sono schiette, alla mano, sempre pronte ad aiutarti. Pensate che dopo aver rotto un componente della forcella, per poter concludere le qualifiche, mi sono fatto prestare uno stelo dal proprietario di una moto in esposizione. E che dire del meccanico del team McAdoo che, affezionatosi come uno zio, pur di aiutarmi con il setup delle sospensioni mi inseguiva fino in pitlane per la taratura definitiva? Cose d'altri tempi, situazioni che sono riuscito a trovare solo al TT!
Duemila o più chilometri ci separano dall'Isola di Man eppure molti appassionati la raggiungono ogni anno per emozionarsi, osservando i piloti rincorrere il loro sogno curva dopo curva. Il mio consiglio è di andarci almeno una volta e di respirare quest'aria colma di passione per le corse. Tornerete a casa con il sorriso e la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di magico e fuori dal mondo, nell'isola dei folletti, dove i motori regnano sovrani e dove i piloti sono visti come gentiluomini e cavalieri d'altri tempi.”
Umberto Rumiano
http://www.cimina.net/IMAGES/2007_01_25_umbe_TT/image/umbe_28.jpg
Piazzamenti nel 2003
Production 1000 – 49° - Suzuki GSX-R 1000 - 1h 06' 41.16"23 – media 101,84
Senior TT – 42° - Suzuki GSX-R 1000 - 1h 27' 35.50"23 – media 103,37
Piazzamenti nel 2004
Formula 1 – 38° - MV Agusta F4 750 – 1h 21’ 51.60”23 – media 110,61
Lightweight – 23° - Honda CBR 400 - 1h 29' 00.30"23 – media 101,73
Production 1000 – 43° - MV Agusta F4 750 - 1h 01' 41.90"23 – media 110,07
Senior TT – 48° - MV Agusta F4 750 - 1h 21' 47.50"23 – media 110,71
A questo LINK (http://www.cimina.net/IMAGES/2007_01_25_umbe_TT/index.htm) ho raccolto un po' di foto trovate in giro per il web, e per cui ringrazio i siti iomguide.com, superbikegp.com, daidegas.it e ttsuppoertsitaly.com
Umberto Rumiano “Umbe” esordisce nelle competizioni nel 2001 partecipando ad alcuni trofei nella categoria 250 Sport Production e nel 2002 prende parte come Wild Card alle due prove nazionali del Campionato Mondiale Endurance cogliendo un 6° posto nella prova di Imola e piazzandosi 5° a Vallelunga nella categoria Stocksport.Per il TT 2003 Umberto, dopo essere stato contattato - grazie al prezioso aiuto dell'amico Chris Preston che vive sull'Isola di Man ed è Team Manager del Team PC Racing, - da Adrian Earnshaw della "Mike Hailwood Foundation"*, si è presentato la via in sella ad una Suzuki GSXR 1000 nella Production 1000 TT ottenendo ottimi tempi in prova, che gli sono valsi il diritto di schierarsi anch'egli al via della Senior TT, e un 49° posto in gara - 2° dei Newcomers - oltre al brillante 42° nella Senior TT. L’anno successivo, nel 2004, ha corso quattro gare con due moto diverse e nel Formula 1 TT ha ottenuto un ottimo terzo posto nella classe 750 in sella alla sua MV Agusta F4 SPR.
http://www.cimina.net/IMAGES/2007_01_25_umbe_TT/image/umbe_17.jpg
Alcune parole tratte dal suo sito:
“Siamo sempre alla disperata ricerca di qualcosa di meraviglioso, diverso, eccitante. Cerchiamo ovunque l'arcobaleno più bello, con colori accesi, che riescano ad illuminare il cuore...o perlomeno a riscaldarlo.
Su una isoletta un po' matta ne ho trovato uno intenso che in tre settimane, mi ha aiutato a colorare il caotico dipinto della vita con toni vivi... fatti di passione, grinta, stupore, follia, paura, tristezza e commozione.
Con altri sognatori ho giocato con il rischio, compagno temuto e rispettato di ogni mio giro, vivendo un’avventura indimenticabile, semplicemente unica, ricca di situazioni che con le parole, stavolta, non è possibile illustrare. ...perché il TT è qualcosa di indescrivibile, fatto da gioie e spesso dolori. Non può essere catalogato razionalmente. È una cosa che si sente e si vive... e come la vita stessa può far male all'improvviso... con i suoi imprevisti, i suoi pericoli.
Ricordo che alla fine del primo giro sono tornato ai box con l'unica idea di andar via, sconvolto da tale follia, troppo difficile da ricordare, troppo pericolo, troppo abituato ai circuiti, tracciato durissimo per la ciclistica e per la guida, condizioni meteo allucinanti... dato che definirle instabili è un eufemismo!!!
Perché è un mondo a parte, fatto di gente così diversa, così gentile, disponibile, dove puoi trovare un amico meccanico che giorno dopo giorno diventa uno zio e improvvisamente comincia a chiamarti "son" (figlio) scorgendo forse quel filo di giovane follia, fatta di speranza e passione che accomuna un po' tutti nel paddock.
Tornerò al TT ma non so quando, spero presto, perché in poco più di 20 minuti trovi qualcosa di unico che ti fa vivere al 100%, forse perché proprio in quel momento stai bruciando di passione, vincendo la famosa sfida di Icaro... in quel momento... tu il sole lo raggiungi davvero.”
http://www.cimina.net/IMAGES/2007_01_25_umbe_TT/image/umbe_21.jpg
Il suo racconto per un mio articolo, dopo il primo TT:
“I sogni possono diventare realtà! Quando la passione non ha limiti ogni obiettivo può essere raggiunto. Dall'adolescenza nutro una passione smisurata per le moto e per le corse. Da sempre ho ammirato il coraggio dei piloti, che si cimentavano in gare "folli" come il TT, sognando di poter entrare nell'arena da protagonista per provare le loro stesse sensazioni. Da allora sono passati tanti anni e svariate gare in pista raggiungendo obiettivi favolosi grazie al fuoco della passione.
Nel 2003 ho avuto l’occasione di poter correre al Tourist Trophy, non ho titubato nemmeno un secondo, cominciando ad organizzare tutto nel migliore dei modi, dalla preparazione fisica e della moto alla licenza internazionale, dalla logistica del viaggio e della permanenza sull'isola di Man, all’iscrizione alla gara.
Il tracciato è lungo 37,74 miglia (60 km circa) e composto da 264 curve che si snodano su strade aperte al traffico tutto l'anno. Il circuito è pazzesco, composto da rettilinei e curve da fare in pieno, da sezioni sconnesse da affrontare al buio degli alberi, da scollinamenti velocissimi, da staccate violente che mettono a dura prova i freni, dal sole che acceca nelle prove libere delle prime ore del mattino (5:00 am), dall'umido che è lì pronto a farti perdere aderenza, dalla nebbia che arriva d'improvviso lasciandoti nella confusione delle curve successive e dal vento che può farti perdere la traiettoria ideale. Tutto questo ti impegna in modo incredibile mentre affronti il tuo giro veloce. Abituato ai circuiti classici ho dovuto imparare a trovare dei riferimenti validi, come un cartello stradale, un palo della luce, il cancello di una casa, un bel caos!
Ad ogni ingresso in pista il tempo sul giro si abbassa, complice la conoscenza del tracciato che migliora sempre più, ne è prova il mio tempo alla media di 105.12 miglia orarie che ho spuntato all'ultimo giro della gara della Production 1000, al mio ottavo giro in assoluto sul celebre tracciato. Nella gara della SeniorTT sono riuscito ad abbassare ancora un pelo il tempo, purtroppo l'asfalto sulla montagna era umido e la corsa è stata accorciata a quattro giri invece di sei dopo innumerevoli rimandi a causa delle condizioni meteo avverse.
Adoro le curve di Braddan Bridge, Ballacraine, Glen Helen, le Quarry bends, il Gooseneck e la favolosa Hillberry. Ricordo bene la paura durante la prima discesa in sesta a Bray Hill, ti toglie il fiato proprio un attimo prima di affrontare la violenta compressione, raggiungendo le Ago's Leap e puntando il cielo per due volte in sesta piena! Fiumi di emozioni che scorrono ad ogni giro e che necessiterebbero di un libro per essere descritte!
Nei giorni del TT il paddock è meraviglioso, si possono trovare ancora moto semplici, preparate dal pilota magari nel garage di casa. Le persone sono schiette, alla mano, sempre pronte ad aiutarti. Pensate che dopo aver rotto un componente della forcella, per poter concludere le qualifiche, mi sono fatto prestare uno stelo dal proprietario di una moto in esposizione. E che dire del meccanico del team McAdoo che, affezionatosi come uno zio, pur di aiutarmi con il setup delle sospensioni mi inseguiva fino in pitlane per la taratura definitiva? Cose d'altri tempi, situazioni che sono riuscito a trovare solo al TT!
Duemila o più chilometri ci separano dall'Isola di Man eppure molti appassionati la raggiungono ogni anno per emozionarsi, osservando i piloti rincorrere il loro sogno curva dopo curva. Il mio consiglio è di andarci almeno una volta e di respirare quest'aria colma di passione per le corse. Tornerete a casa con il sorriso e la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di magico e fuori dal mondo, nell'isola dei folletti, dove i motori regnano sovrani e dove i piloti sono visti come gentiluomini e cavalieri d'altri tempi.”
Umberto Rumiano
http://www.cimina.net/IMAGES/2007_01_25_umbe_TT/image/umbe_28.jpg
Piazzamenti nel 2003
Production 1000 – 49° - Suzuki GSX-R 1000 - 1h 06' 41.16"23 – media 101,84
Senior TT – 42° - Suzuki GSX-R 1000 - 1h 27' 35.50"23 – media 103,37
Piazzamenti nel 2004
Formula 1 – 38° - MV Agusta F4 750 – 1h 21’ 51.60”23 – media 110,61
Lightweight – 23° - Honda CBR 400 - 1h 29' 00.30"23 – media 101,73
Production 1000 – 43° - MV Agusta F4 750 - 1h 01' 41.90"23 – media 110,07
Senior TT – 48° - MV Agusta F4 750 - 1h 21' 47.50"23 – media 110,71
A questo LINK (http://www.cimina.net/IMAGES/2007_01_25_umbe_TT/index.htm) ho raccolto un po' di foto trovate in giro per il web, e per cui ringrazio i siti iomguide.com, superbikegp.com, daidegas.it e ttsuppoertsitaly.com