Quote:
Originariamente inviata da Mach70
(..)Quota 1000 (..) Qualcuno di voi l'ha mai provata e mi sa dire come come va? (..)
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Allora, la Quota 1000 è una moto ormai piuttosto rara (prodotti 600 esemplari in totale), e rappresenta il primo ingresso Guzzi nel mondo delle maxi-enduro (la NTX 750 non fà testo).
I pregi.
Uno studio aerodinamico assolutamente razionale, il cupolino è efficacissimo fino a 130/140kmh reali;
una posizione di guida molto ergonomica, da seduti si sta in poltrona ma il controllo della moto resta ottimo, poi il passaggio in piedi è facile e anche guidando alzati, in off, la posizione di pedane e manubrio è quella giusta, come in una enduro che si rispetti;
un telaio molto rigido che offre una tenuta di strada da riferimento soprattutto nel misto veloce, in quelle condizioni la moto va su un binario, è totalmente insensibile a carichi, bauletti, raffiche di vento, eccetera;
il motore non consuma un katzen, mai fatto meno di 20 km/litro;
l'avviamento è sempre pronto, anche a temperature rigide non ci sono problemi di partenza a freddo;
la ruota anteriore da 21", oltre a garantire una stabilità molto elevata sul veloce, consente alla Quota di cavarsela decentemente anche in off (per quel poco che una moto del genere può fare, ovviamente);
il tiro in basso del motore permette un uso molto disinvolto delle marce alte, anche con zavorrina al seguito;
l'iniezione è perfettamente a punto, l'erogazione è pulita e lineare, senza singhiozzi o rifiuti nemmeno ai regimo più bassi: anche in 5° a 1000 giri la Quota non si lamenta MAI;
il rendimento termodinamico del motore è elevato, anche d'estate la moto non scalda mai in maniera fastidiosa;
il cardano è molto migliore delle sue coetanee Bmw (e anche di molte successive...): non strappa con violenza in scalata, se ci si fa l'abitudine ci si dimentica di averlo;
la capacità di carico è da monovolume, il portapacchi è un robustissimo "pezzo de fero";
il paramotore originale Guzzi (quello della foto) è robusto e studiato in maniera molto intelligente: protegge perfettamente i cilindri e le teste, e può essere utilizzato come perno d'appoggio se si vuole coricare volontariamente la moto sul fianco; in tal caso, la moto si appoggia sul paracilindri e sulla staffa della pedana posteriore;
su strada le prestazioni sono più che adeguate: si possono tenere medie autostradali di 130 km/h all'infinito;
per quel che serve, la velocità di punta è mica male: ho passato i 220 di tachimetro (vabbé...) in posizione eretta;
l'autonomia è ragguardevole: serbatoio da 20 litri, almeno 400 km su strada.
I difetti.
Veramente troppo alta di sella: se non sei almeno 1,90 hai i tuoi bravi imbarazzi... è una moto per giubbe rosse, mica per italiani;
troppo alto anche il baricentro: se la "perdi" solo per un istante, non la recuperi più, anche perché pesa 235 kg a secco;
il cambio è pessimo: io ci ho fatto l'abitudine e non sfollo quasi più, ma per uno che non la conosce è veramente fastidioso;
l'interasse è monumenale, sullo stretto si sudano le classiche sette camicie per fare i tornanti;
le vibrazioni ci sono e si sentono... non sono fastidiose, in verità, ma comunque attorno ai 4000 giri sono evidenti;
la forcella è un po' morbida per i miei gusti;
per essere una moto così imponente, manca un vero e proprio vano sottosella: ekkekkazz, c'è solo un misero scatolotto per metter via i (pochi) attrezzi;
la coppa dell'olio e la marmitta sono in posizione troppo esposta, in off.
Conclusioni: la Quota 1000 è un'ottima moto da turismo a largo raggio, e non disdegna quanche puntatina sullo sterro. Con precauzione, però, visti pesi, ingombri e baricentro.